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Notiziario Marketpress di Venerdì 16 Gennaio 2009
 
   
  TURISMO PADOVA, L’ANDAMENTO DEL TURISMO PROVINCIALE NEL PERIODO GENNAIO-OTTOBRE 2008 LONARDI: “NEL CONTESTO NEGATIVO L’OBIETTIVO È LA TENUTA”.

 
   
   “Nel contesto generale della crisi economica e dei consumi e, quindi anche del turismo e delle vacanze - commenta il Presidente di Turismo Padova Terme Euganee Ubaldo Lonardi - l’obiettivo è la tenuta dei flussi. Quello registrato per la città di Padova nel 2008 è, infatti, un risultato discreto in relazione all’incremento a due cifre del 2007. Si conferma invece un problema in ambito termale dove, a fronte della sostanziale tenuta degli arrivi, continuano a diminuire le presenze e cala la permanenza media. Di fronte alla congiuntura economica negativa è necessario quindi incrementare la forza attrattiva del nostro territorio per contrastare la riduzione della permanenza media con l’aumento degli arrivi. Il principale mercato da aggredire per attrarre un maggior numero di turisti è quindi quello italiano, che ha dimostrato grande interesse e grande attenzione per il nostro territorio”. Arrivi E Presenze a livello provinciale Gennaio - ottobre 2008 Per la provincia di Padova, i primi 10 mesi del 2008 hanno evidenziato, in relazione allo stesso periodo del 200 una limitata diminuzione negli arrivi (-0,81%) ed una più sensibile diminuzione nelle presenze (-3,42%). Rispetto allo stesso periodo del 2006, il 2008 segna comunque un andamento migliore: +8,13% negli arrivi e +0,51% nelle presenze. L’ambito Padova - che comprende la città capoluogo e gli altri Comuni della Provincia esclusa l’area terme-Colli Euganei - presenta una situazione analoga: -0,24% negli arrivi e -1,89% nelle presenze (rispetto invece allo stesso periodo del 2006 si rileva un +14,55% negli arrivi ed un +13,64% nelle presenze). Per quanto concerne gli stranieri, si registra un -0,08% negli arrivi ed un -3,88% nelle presenze, mentre per gli ospiti italiani si ha un +058% negli arrivi ed un -0,15% nelle presenze. I dati relativi alla città capoluogo, dopo gli importanti risultati degli anni scorsi, si attestano su un -1,26% per gli arrivi e su un -1,15% per le presenze con prestazioni migliorative per gli ospiti italiani rispetto agli stranieri. Infine va anche registrata una situazione ambivalente per gli altri Comuni del territorio padovano con un aumento negli arrivi (+1,74% ) ed una diminuzione nelle presenze (-3,32%). Focus Turismo Termale Gennaio - ottobre 2008 I dati dei primi 10 mesi evidenziano, in relazione allo stesso periodo del 2007: - una diminuzione degli arrivi con un valore generale del Bacino Termale Euganeo (Comuni di Abano Terme, Battaglia, Galzignano, Montegrotto e Teolo) del -1,04% (-1,64% per Abano e +1,29% per Montegrotto); - una diminuzione delle presenze con un valore generale del Bacino del -4,04% (-3,22% per Abano e -3,74% per Montegrotto). Ancora positivo l’andamento degli ospiti italiani, con un gli arrivi a +2,42% per Abano e +5,84% per Montegrotto e con le presenze a -1,07% per Abano e +2,81% per Montegrotto. Si conferma invece una situazione senza dubbio negativa per gli stranieri, che fanno registrare un -7,82% per Abano e -4,29% per Montegrotto sul fronte degli arrivi; -6,14% per Abano e -8,78% per Montegrotto sul fronte delle presenze. Si conferma così, ancora una volta, il progressivo cambiamento nel posizionamento della destinazione, più orientata al mercato nazionale. Per quanto riguarda la composizione dell’utenza straniera, gli unici dati positivi sono l’aumento degli arrivi austriaci (+3,81%) e Francesi (+0,74%) dovuto soprattutto alle prestazioni di Abano (+14,23% di arrivi per ospiti austriaci e +1,16% per ospiti francesi). Le peggiori prestazioni si registrano per Germania e Svizzera. A Montegrotto la Germania registra un -8,40% negli arrivi e un -10,98% nelle presenze; la Svizzera -7,36% negli arrivi e -15,65% nelle presenze . Ad Abano: Germania registra un -10,66% negli arrivi e un -9,62% nelle presenze; e Svizzera 4,11% negli arrivi e -7,54% nelle presenze. Sul fronte dei curisti italiani nei primi 8 mesi del 2008, dopo le progressive perdite degli ultimi 3 anni, si è registrata una inversione positiva del numero di cure in termini assoluti: 498. 290 nel 2008 rispetto alle 489. 662 del 2007. La percentuale delle cure sulle presenze resta invece sostanzialmente invariata nel 2008 (51,84%) rispetto al 2007 (51,80%). Indagini sulla visita a musei e monumenti L’analisi ha l’obiettivo di raffrontare un indicatore degli arrivi (rapportati al 2004 come anno di riferimento) con un indicatore costituito della somma dei visitatori (635. 724) di 6 elementi di fruizione turistica (sempre rapportati al 2004 come anno di riferimento), così ripartiti: visitatori a musei e monumenti (Musei civici): 287. 975 - pellegrinaggi organizzati al Santo (gruppi): 5. 600 - numero di pellegrini al Santo (numero medio gruppi = 45 persone): 247. 000 - visite al Museo Antoniano, Museo della devozione popolare e Mostra audiovisiva: 75. 525 - Tessere Padovacard vendute: 10. 470 - Persone trasportate dal bus panoramico City Sightseeing Padova: 9. 154. L’analisi evidenzia come ad un trend positivo nel numero di arrivi a Padova città pari a 356. 131 nel periodo gennaio-settembre 2008, corrisponda un andamento più composito e discontinuo nell’indicatore di fruizione turistica, con una lieve crescita rispetto al 2007. Si conferma inoltre come, dopo il picco positivo del 2006 dovuto anche alla mostra del Mantegna, gli arrivi a Padova siano una variabile indipendente, non modificata sostanzialmente dalla programmazione di eventi generici. Indagine “Percorso Di Ascolto Termale” L’indagine, promossa nell’ambito del Tavolo Termale del Progetto Strategico del Turismo della Provincia di Padova, ha avuto l’obiettivo di integrare le analisi quantitative prodotte continuativamente dall’Osservatorio del Turismo della Provincia di Padova con una fase di ascolto “qualitativo” degli “attori” del distretto termale euganeo secondo uno schema condiviso e basato su 5 macro argomenti: Storia dell’impresa - Modello di offerta e posizionamento - Concorrenza - Competenza e formazione - Territorio. Sono state effettuate interviste dirette rivolte a 40 imprenditori (41% circa degli alberghi 3-5 stelle) rappresentativi dei territori termali e a 12 rappresentanti di istituzioni, associazioni di categoria e rappresentanze sindacali. Storia dell’impresa: I fondatori attivi sono il 26% del campione. La larga maggioranza degli imprenditori (76%) sono una seconda generazione che deve a sua volta affrontare il cambio generazionale; quindi chi, oggi, gestisce la gran parte delle imprese ha ereditato l’iniziativa imprenditoriale. Nel 25% dei casi la seconda o terza generazione non ha preso ancora le redini del comando. Il passaggio generazionale in età giovanile o relativamente tale (sotto o attorno ai 50 anni) è avvenuta più frequentemente per via traumatica (per un quinto circa del campione). La generazione successiva a quella dei “fondatori” si trova quindi oggi, a fronte di uno scenario generale completamente trasformato, nella difficoltosa ricerca di un modello di riposizionamento e di forme incisive (e remunerative) di discontinuità con il passato. I punti di forza della storia delle imprese termali euganee sono l’identità d’impresa forte e la solidarietà generazionale, mentre i puntii di criticità sono il difficile e non risolto passaggio generazionale e la “dipendenza dal modello del passato” che si traduce in difficoltà ad innovare. Modello d’offerta - mercati - Politica d’impresa La fangoterapia è ritenuta “comunque centrale” come fattore di distintività dala totalità degli imprenditori alberghieri intervistati. Si possono distinguere tre gruppi: 1. Una larga maggioranza di alberghi che conta prioritariamente sulla cura termale classica (fangoterapia): prevalentemente tre stelle - prevalentemente turismo sociale. 2. Una quota interessante anche se minoritaria, trasversale alle categorie ma con prevalenza 4 stelle, ritiene di aver attivato un riposizionamento, orientato a: cure alternative: olistica, psico-fisica • benessere • specializzazioni complementari: - family hotel -Spa Day -sport (nordic walking, cicloturismo). 3. Una quota, infine, non è in grado di identificare una prevalenza nel proprio modello di offerta: l’offerta indifferenziata, senza una strategia selettiva, mette a rischio la redditività finale (trasversale alle categorie ma con prevalenza 4 stelle). Accanto ai tentativi di riposizionamento, la scarsa conoscenza del mercato ha quindi indotto molte strutture ad un’offerta indifferenziata. Rispetto alla fangoterapia ed alla cura classica, sono segnalati diffusamente alcuni fenomeni: calo della permanenza media e insostenibilità della cura lunga; necessaria riduzione dei fanghini o il problema del loro sottoutilizzo; non sufficiente controllo della qualità della cura erogata; rivalutazione del ruolo e del valore simbolico dell’acqua termale; necessità di rafforzare l’orientamento alla cura e alla prevenzione; reinterpretazione innovativa della fangoterapia. Concorrenza Solo il 24% una piccola parte pone la concorrenza esterna al centro della riflessione strategica. Manca quindi un quadro preciso del proprio posizionamento in relazione ai mercati globali: mancano dati e strumenti interpretativi. Forte invece è l’attenzione sulla concorrenza interna: il 49% ne parla o lo considera elemento centrale della propria realtà imprenditoriale. Formazione e competenze Il 50% delle strutture alberghiere intervistate sviluppa attività formative all’interno dell’azienda o partecipando ad iniziative istituzionali/formative; si evidenza tuttavia una larga convergenza sulla carenza di competenze lungo tutta la catena degli operatori: dall’imprenditore agli addetti al front office. La gerarchia dei temi principali da affrontare sul piano formativo, secondo gli albergatori, evidenzia una forte attenzione a temi legati alla competenza imprenditoriale. Rapporto albergo-territorio La larga maggioranza degli imprenditori ha maturato l’importanza del territorio come: componente centrale del modello o pacchetto d’offerta; destinazione, “attrattore della domanda”; ambiente socio-economico che “deve funzionare”. Il supporto alla valorizzazione e alla promozione della risorsa “fango” è considerato centrale e prioritario. Interpellati sul futuro del fango, gli albergatori esprimono infatti l’incertezza legata alle difficoltà del momento: solo un terzo è apertamente ottimista e comunque ritiene che non si debba prescindere da questa risorsa fondamentale, mentre il 10% è pessimista e nella maggioranza prevale l’incertezza sul futuro di questa risorsa. I tre stelle credono nel fango in misura doppia dei quattro stelle. Sintesi delle proposte strategiche ed operative Come già evidenziato, il futuro del Bacino termale passa anche per un percorso strutturato di riposizionamento di tre diversi livelli differenziati ma interconnessi sul piano del presidio e delle strategie. Dall’indagine è stata sintetizzata una gerarchia dei punti critici, a partire dai quali ricavare alcune proposte strategiche ed operative. 1° livello – imprese - Attivare gruppi omogenei di albergatori (per categoria, territorio,target o mercati) per lavorare assieme e in profondità su micro-progettualità come mini-educational e circolazione delle esperienze già in atto per condividere soluzioni. Il metodo è la conoscenza dei target, in particolare di quelli specializzati e complementari come golfisti, cicloturisti, turisti enogastronomici; il collegamento forte con la “risorsa territorio” anche con formule comuni per transfert e spostamenti; lo sviluppo di logiche di “gruppi di acquisto”. Identificare una task di albergatori che credono nel futuro della fangoterapia per lavorare su qualità e garanzia del prodotto termale e del processo produttivo. Il metodo è rappresentato dalla condivisione delle strategie per valorizzare la cura, come formule di promozione in loco presso i turisti, la pratica della lettera di dimissioni per il medico curante, la promozione della risorsa “acqua”, le potenzialità della “prevenzione”, per ampliare i target. E’ inoltre necessario condividere le buone prassi per migliorare la qualità dell’accoglienza, rafforzando le azioni formative sull’accoglienza con il monitoraggio effettivo sulla pratica quotidiana e adeguando i marchi di qualità alle esigenze della domanda con azioni di miglioramento continuo. 2° livello - destinazione: Il riposizionamento deve coinvolgere da un lato Associazioni e soggetti del Tavolo Strategico, chiamati a supportare tecnicamente le microprogettualità del lavoro imprenditoriale e a garantire la coerenza tra analisi, promozione e progettualità; dall’altro gli imprenditori che co-gestiscono e co-finanziano gli interventi diretti sulle proprie imprese. 3° livello – città termale e governante; Istituire di task force di amministratori e referenti del sistema turismo su micro e macro progettualità dedicate; Raccordare le amministrazioni dei Comuni termali su alcuni temi chiave; Attivarsi in sinergia anche con altri soggetti territoriali sull’attrazione di finanziamenti. Per questo sono previsti incontri ad hoc tra i rappresentanti delle istituzioni locali e del turismo con l’Amministrazione Regionale. È previsto inoltre il coinvolgimento dei soggetti turistici su temi controversi di politica urbanistica e programmazione dello sviluppo del territorio come la limitazione all’espansione della cubatura, l’intervento sull’ impatto degli alberghi chiusi, la manutenzione della qualità ambiente, la qualità e pianificazione degli eventi, i servizi di trasporto pubblico e i servizi commerciali. Www. Turismopadova. It .  
   
 

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