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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Settembre 2006
 
   
  TAVOLO BIETICOLO-SACCARIFERO A ROMA

 
   
  Bologna - A conclusione della riunione del Tavolo bieticolo-saccarifero, convocato a Roma per valutare gli aspetti legati alla ristrutturazione ed alla riconversione del settore, il Ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro ha confermato che non vi sarà contestualità tra la cessazione dell’attività e l’approvazione dei progetti di riconversione, perché ciò è impedito dal regolamento comunitario il quale subordina la chiusura degli impianti esclusivamente alla bonifica dei siti ed alla presentazione di un Piano sociale ed ambientale. “Quindi - ha aggiunto De Castro - i progetti di riconversione saranno esaminati successivamente alla conclusione dell’iter della dismissione”. A questo proposito il Ministro ha annunciato una riunione dell’apposito Comitato interministeriale, preceduta da un incontro con le Regioni, per il mese di ottobre. “Questa situazione – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – è motivo di forte preoccupazione. La mancanza di contestualità tra indennizzo comunitario ai gruppi saccariferi che hanno ridotto la produzione e l’approvazione delle riconversioni lascia queste ultime in una condizione di indeterminatezza progettuale e temporale. E’ comunque importante che il Comitato interministeriale, che deve approvare i progetti di riconversione, si riunisca rispettando la tempistica indicata dal Ministro”. “Al Comitato chiediamo – ha proseguito Rabboni - di predisporre tutte le iniziative in grado di favorire lo sviluppo di nuove filiere agro-industriali, con particolare riferimento al settore energetico, e di consentire un rapido avvio dei progetti. Ciò potrà contribuire a stringere i tempi ed a chiarire alcuni aspetti generali ancora controversi. La situazione che si sta delineando rischia di ritardare la messa a punto dei progetti di riconversione, assolutamente necessari per garantire lo sviluppo di nuove filiere agricole e il futuro dei lavoratori del comparto bieticolo-saccarifero. Ricordo che l’Emilia-romagna è stata interessata dalla chiusura di sei impianti sui nove in attività prima della riforma dell’Ocm con pesanti ripercussioni occupazionali, economiche e sociali che richiedono una risposta adeguata in tempi brevi”. “Da parte nostra – ha continuato Rabboni - intendiamo comunque proseguire l’azione avviata con gli Enti locali ed i gruppi industriali, per verificare la fattibilità dei progetti. Per i tre zuccherifici attualmente in attività nella nostra regione - Minerbio, San Quirico e Pontelagoscuro - ho chiesto al Ministro De Castro, che ha accolto questa sollecitazione, di intervenire sulle proprietà per ottenere precisi impegni sulla ristrutturazione degli stabilimenti, ristrutturazione che deve recuperare il divario che ci separa dagli altri Paesi produttori”. “È’ assolutamente necessario – ha concluso Rabboni – che si possa contare, per garantire un futuro alla bieticoltura nel nostro Paese anche oltre il periodo transitorio previsto dall’Unione Europea, su un adeguato numero di stabilimenti con dimensioni idonee e con un bacino bieticolo sufficiente per consentirci di competere con gli altri Paesi dell’Unione Europea”. .  
   
 

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