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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Gennaio 2009 |
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COLLEZIONE TRT AUTUNNO/INVERNO 2009-2010: UN “FUORICAMPO” VINCENTE!
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New York, 3 ottobre 1951. Bobby Thomson regala la vittoria ai Giants con il più straordinario fuoricampo della storia del baseball: un colpo leggendario che ribaltando il risultato della partita entra nella storia, finendo per riassumere lo spirito di un paese e di un’epoca intera. E’ a questo mondo mitico e intramontabile, fatto di amore per lo sport ma anche dello stile che ha caratterizzato l’America di quegli anni, che si ispira la prima collezione uomo di Trt per l’Autunno/inverno 2009-2010. Una presentazione al grande pubblico ma soprattutto l’inizio di un vero e proprio Progetto Fashion dedicato al vintage, che presto includerà anche una linea donna. La passione per l’universo sportivo e per i momenti d’oro della sua storia è la vera anima di Trt, che si traduce in un mood informale ma di classe, casual nello stile ma esclusivo e raffinato per l’alto livello delle lavorazioni, per la qualità dei materiali scelti e per l’attenzione quasi maniacale ai singoli dettagli. Un vintage dalle linee pulite, vestibile e funzionale, un glamour fresco e giovane frutto del recupero e della rielaborazione di simbologie, materiali e tradizioni tessili del passato. Come nelle T-shirt, nelle polo e nelle felpe in tre modelli (girocollo, a tre bottoni e con la zip), che riprendono storiche stampe americane realmente esistite: sportive - baseball, rugby, basket ma anche frisbee o rollerblade gli sport citati – o legate al mondo dei viaggi, come quella di una famosa Compagnia Aerea o di una vecchia Catena di Resort. Tutte sono reinterpretate e attualizzate grazie all’inserimento del logo Trt oppure di date e simboli “portafortuna”. Vengono impresse ad acqua sui capi prima che siano lavorati e quindi “invecchiano” con loro per uno stile davvero vintage. I tessuti, recuperati con estrema cura tra quelli più autentici e naturali, presentano sempre grammature di livello: jersey americano Heavy Weight per le polo, con trame chiuse e battuto a richiamare l’antica funzione di maglia pesante usata dai pescatori dell’omonima isola; jersey smerigliato di fattura giapponese, lavorato a pietra ed enzimi, per le felpe dall’effetto corposo e materico, che ricordano le giacche da lavoro degli operai nei cantieri del miracolo americano. Le tonalità proposte vanno dal blu al grigio, dal marrone al viola, declinate e modulate in molteplici variazioni a seconda del tipo di lavorazione. Anche i classici pantaloni chino sono realizzati in cotone americano pesante (500 grammi), in undici varianti colore con il teschietto nero a frecce incrociate, logo di Trt, sopra il taschino posteriore. Fonte di ispirazione, ancora una volta, i grandi miti della storia Usa: i chino infatti, un tempo impiegati come uniforme militare, sono stati riscoperti e apprezzati da icone di stile quali Hemingway, John Kennedy e, ai nostri giorni, Barack Obama, conquistati dalla loro eleganza discreta e dalla grande libertà di movimento che consentono. La vocazione vintage di Trt è più che mai evidente nei jeans in Kurabo, un prezioso denim giapponese lavorato su antichi telai acquistati dagli americani: l’aspetto caldo e vissuto è garantito, senza pregiudicare la praticità e la vestibilità del tessuto. L’attenzione ai dettagli si rivela nella cimosa rigorosamente bianca inserita nella quinta tasca dei jeans e nei rivettoni in rame usati per fissare l’etichetta, in cuoio invecchiato stampato a caldo. Lavorato con i telai “Kurabo” anche il velluto dei pantaloni cinque tasche in undici varianti colore, che con il trattamento stone washed si appropriano dell’effetto vintage, spirito della collezione. Con la sua prima collezione uomo per l’Autunno/inverno 2009-2010, Trt vuole evocare il sapore di un’epoca unica e irripetibile per riprenderla in chiave contemporanea, fissandone momenti e simboli in capi che conservano tutto il fascino del passato garantendo massima praticità e comfort. Per chi, in perfetto stile vintage, non si stanca di osservare il nostro tempo cogliendone i mutamenti da un punto di vista privilegiato. . |
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