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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Gennaio 2009
 
   
  BRUXELLES, PRESIDENTE BARROSO SULLA RISOLUZIONE DELLA CRISI DEL GAS TRA RUSSIA E UCRAINA

 
   
   Bruxelles, 22 gennaio 2009 – Di seguito la dichiarazione del Presidente Barroso sulla risoluzione della crisi del gas tra Russia e Ucraina: Finalmente oggi possiamo rallegrarci del ripristino dell´erogazione del gas in Europa. La Russia ha riaperto le saracinesche del gas questa mattina e l´Ucraina ne ha autorizzato il transito. I nostri supervisori in loco ci comunicano che il flusso di gas è tornato normale, la pressione sta montando nel sistema e il gas attraversa la frontiera ucraina verso la Slovacchia. Possiamo finalmente annunciare ai cittadini europei che il gas sta finalmente scorrendo verso l´Europa. Nelle ultime tre settimane abbiamo lavorato giorno e notte per questo risultato. In particolare ho avuto colloqui approfonditi e frequenti con il presidente Medvedev e il primo ministro Putin per la controparte russa e con il presidente Yushenko e il primo ministro Tymoschenko per la controparte ucraina. Ho sempre chiaramente insistito sul ripristino immediato dell´erogazione di gas. Desidero ringraziare in modo particolare il commissario Andris Piebalgs e i suoi servizi, che hanno lavorato indefessamente in questo frangente, così come il primo ministro Topolanek e la Presidenza della Repubblica ceca, con i quali abbiamo lavorato a stretto contatto. Si è trattato di uno sforzo congiunto e di una posizione espressa effettivamente "con una sola voce". Vale la pena ripercorrere brevemente gli interventi della Commissione. Abbiamo costituito una squadra di monitoraggio in loco circa una settimana fa, che si è rivelata fondamentale per creare un clima di fiducia. Quando tuttavia è apparso chiaramente che ciò non era sufficiente la Commissione si è fatta promotrice di un accordo sulle "Condizioni per la missione di monitoraggio". Infine, quando si è evidenziata la necessità di raggiungere un accordo concernente tutti gli obblighi contrattuali per poter ripristinare il transito di gas, Andris ed io abbiamo esercitato una grande pressione affinché si tenessero colloqui diretti e sostanziali tra le parti ad alto livello politico, che hanno ora condotto alla composizione della controversia. Buone notizie, quindi. Allo stesso tempo è però difficile rallegrarci per la conclusione di qualcosa che non avrebbe dovuto avverarsi fin dall´inizio. Riteniamo del tutto inaccettabile che i consumatori di gas europei siano stati tenuti in ostaggio in questa controversia tra Russa e Ucraina. Dobbiamo pertanto trarne la lezione. In effetti, tutte le parti coinvolte devono farlo, ma io vorrei evidenziare qui le questioni principali per quanto riguarda noi. In primo luogo, la solidarietà all´interno dell´Ue e con i paesi limitrofi ha funzionato. Le misure di attenuazione adottate dalle società dell´Unione europea e dagli Stati membri hanno consentito a quasi tutti i paesi di affrontare la situazione con successo. In secondo luogo, tuttavia, dobbiamo fare in modo di non trovarci più in una simile posizione in futuro. L´anno nuovo si inaugura con i fuochi d´artificio, non con una crisi del gas. Non possiamo permettere che una tale situazione si ripeta a distanza di un anno. Dobbiamo smettere di limitarci a parlare di sicurezza degli approvvigionamenti di energia e cominciare a prendere provvedimenti concreti. Il Riesame strategico della politica energetica, effettuato dalla Commissione europea e pubblicato nel novembre scorso, definiva una serie di raccomandazioni che ora dovremmo cercare di attuare rapidamente. - In particolare, dobbiamo promuovere lo sviluppo rapido di infrastrutture per il fabbisogno energetico dell´Ue; incoraggiare sia la diversificazione delle fonti energetiche sia le vie di transito. Desideriamo che venga approvata rapidamente in sede di Consiglio la proposta della Commissione che chiede di destinare 5 miliardi di euro ancora inutilizzati agli investimenti nelle infrastrutture, in particolare nel settore dell´energia. - Dobbiamo portare a termine il terzo pacchetto di misure sul mercato unico dell´energia che si trova in fase di definizione. Ciò comporterà più trasparenza per le reti, nello stoccaggio e nella domanda di energia. - Infine, ma non certo in ordine di importanza, dobbiamo essere meglio preparati per la prossima crisi. Gli Stati membri si devono equipaggiare per il prossimo inverno. Ciò significa apportare rapidamente delle modifiche alla direttiva sulla sicurezza dell´approvvigionamento di gas naturale e la Commissione presenterà quanto prima proposte dettagliate in merito. Non perdiamo di vista però la situazione complessiva. Questo spiacevole episodio ci ricorda che l´Ue deve affrontare seriamente la questione della sicurezza energetica. Ma abbiamo dimostrato che l´Europa prende tutte le misure necessarie per assicurare che i suoi cittadini non rimangano al freddo. La sicurezza energetica comincia a casa propria. Per concludere, vorrei ricordare che l´efficienza energetica, le fonti rinnovabili, tutti gli interventi per ridurre le emissioni di carbonio diventeranno ancora più urgenti in futuro. Le misure volte ad assicurare gli approvvigionamenti energetici e quelli volti ad affrontare i cambiamenti climatici si rinforzano a vicenda. Il messaggio che porterò al Consiglio europeo di marzo è che ora dobbiamo seriamente diversificare e investire nella futura sicurezza degli approvvigionamenti energetici per l´Europa. .  
   
 

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