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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Gennaio 2009
 
   
  TRIESTE: IL CENTRO STUDI FEGATO E´POLO D´´ECCELLENZA

 
   
  Trieste, 26 gennaio 2009 - Il Centro Clinico Studi Fegato conferma l´eccellenza della sua attività nel 2008 con un totale di 5. 564 prestazioni ed un importante incremento del day- hospital rispetto al 2007 (+67 p. C. ). Un successo reso ancor più interessante dal contenimento della spesa per farmaci e materiale sanitario (117. 000 euro contro i 118 mila del 2007) e che riguarda Trieste, il Friuli Venezia Giulia e non solo, dal momento che l´8 per cento delle persone sono approdate qui da fuori regione. I dati consuntivi dell´attività dello scorso anno sono stati presentati il 23 gennaio dal direttore dell´Azienda sanitaria, Luca Lattuada, e dal direttore del Centro, Claudio Tiribelli. Tiribelli è stato definito dal rettore dell´ateneo giuliano, Francesco Peroni, "manager della ricerca scientifica" per la capacità d´aver intuito, prima d´altri, quanto fosse opportuno intervenire in questo settore applicando sistemi organizzativi in grado di far crescere la rete dei rapporti utili alla miglior sintesi tra ricerca scientifica d´alto livello, organizzazione didattica e aspetti assistenziali. Con la neonata Fondazione italiana Fegato costituita, prima in Italia, per impulso del Fondo per lo studio delle malattie del fegato e grazie alla stretta sinergia ed al sostegno finanziario della direzione regionale alla Salute e Protezione sociale e di quella al Lavoro, Università e Ricerca, il Centro rappresenta, ha detto Peroni, "un fiore all´occhiello per la comunità scientifica triestina, regionale e nazionale". Una realtà d´eccellenza che la Regione continuerà a sostenere, ha confermato l´assessore alla Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic, in tutti i suoi obiettivi di sviluppo a partire dall´attività di collaborazione con l´estero, ed in particolare con il Sud America, attraverso il programma di sviluppo umano delle Nazioni Unite "Appoggio reti territoriali". L´alto indice di gradimento dei pazienti ha anche risvolti non proprio positivi che il Centro si propone però di risolvere quanto prima, a partire dall´allungamento delle liste d´attesa che, nel 2008, sono aumentate di 2 volte e mezzo rispetto al 2007. Oggi, fermo restando il rispetto delle 24 ore per i casi da "codice rosso", l´agenda interna per livello di gravità va dai 10 ai 90 giorni e per gli appuntamenti dati attraverso il Centro unico di prenotazione bisogna aspettare quasi 3 mesi. Come sempre accade per le strutture di successo, gli spazi del Centro sono infatti insufficienti ad accogliere l´utenza e il personale medico e di comparto non basta più a far fronte alla mole di lavoro. A tale proposito Kosic ha affermato la propria disponibilità alla soluzione dei problemi, dichiarando che l´incontro della ricerca e della didattica con il momento della cura può diventare un modello su cui confrontarsi ed una motivazione forte per far crescere un gruppo già numeroso. L´assessore ha concluso esprimendo la convinzione che uno sforzo vada inoltre fatto a sostegno della Fondazione, nella consapevolezza del ruolo che essa può assumere per il Friuli Venezia Giulia a livello nazionale ed internazionale. .  
   
 

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