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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Settembre 2006
 
   
  LEGGE BERSANI: PIVA, "RISCHIO MUTUI A TASSO FISSO. SI ATTENDE CHIARIMENTO DAL GOVERNO" DOPO LA "BOCCIATURA" DELLA CIRCOLARE ABI DA PARTE DELL´ANTITRUST, IL PRESIDENTE DI BANCA DEL VENEZIANO E FEDERAZIONE VENETA DELLE BCC EVIDENZIA LA POSSIBILE RICADUTA NEGATIVA DEL PROVVEDIMENTO

 
   
  Mira Ve - 21 settembre 2006 - Dopo che l´Antitrust ha imposto all´Abi il ritiro della recente circolare sull´applicazione della nuova disciplina per la trasparenza bancaria prevista dalla Legge Bersani, il presidente della Banca del Veneziano e della Federazione Veneta delle Bcc Amedeo Piva lancia un allarme in piena regola sui provvedimenti adottati nel corso dell´estate. E sollecita "un chiarimento definitivo da parte del Governo". "Pur con l´obiettivo positivo di stimolare la trasparenza a vantaggio del cliente - evidenzia Piva -, la Legge Bersani rischia di ostacolare la proposta di mutui a tasso fisso. Di fatto questa soluzione di finanziamento, particolarmente conveniente per le famiglie e per i giovani, rischia di diventare sconveniente per la banca che potrebbe trovarsi nella condizione di non potersi tutelare dal rischio dell´estinzione anticipata a costo zero". Infatti non è chiaro se l´obbligo di non applicare alcun sovracosto all´estinzione dei rapporti bancari comprenda anche l´estinzione anticipata dei mutui. "Se così fosse - spiega Piva - l´istituto di credito non sarebbe tutelato di fronte a quello che potrebbe diventare un rischio oneroso. Un esempio per chiarire: la Banca del Veneziano sta erogando mutui di durata ventennale al tasso fisso del 5,05% e venticinquennale al tasso del 5,10% avvalendosi, per suo conto, di contratti di copertura. Ora la Legge Bersani sembra annullare qualunque forma di compensazione da corrispondere alla banca per l´estinzione anticipata e, nel caso di una flessione dei tassi di mercato, la clientela, attratta dalla possibilità di sostituire il mutuo in essere con uno ad un tasso inferiore, potrebbe richiedere l´estinzione anticipata del finanziamento, nel qual caso la banca rimarrebbe fortemente penalizzata". È evidente che così si rischia di disincentivare le banche dal proporre il tasso fisso e ora gli istituti non possono contare nemmeno sulla confortante interpretazione favorevole dell´Abi. "Il decreto Bersani, poi convertito in legge - evidenzia Piva -, ci offre un punto di vista stimolante per rivolgere un´attenzione ancora più forte al cliente. Infatti la Banca del Veneziano applica già da tempo condizioni di trasparenza favorevoli al consumatore: da almeno 2 anni l´estinzione del conto corrente non costa nulla e abbiamo addirittura introdotto un contributo per il nuovo cliente che apra un conto da noi estinguendone uno in un´altra banca, andando così a coprire almeno parte dei costi sino ad oggi sostenuti per la chiusura del rapporto precedente. Inoltre gli interventi sulle condizioni contrattuali sono rivolti anche a favore del consumatore-cliente: negli ultimi 8 mesi, a fronte di quattro rialzi del costo del denaro stabiliti dalla Banca Centrale Europea, noi abbiamo applicato un solo aumento dei tassi, in aprile, badando però, in tale circostanza, di alzare anche i tassi a favore dei clienti e ridurre le spese periodiche sulla tipologia di conti correnti più utilizzata". .  
   
 

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