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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Febbraio 2009
 
   
  IL MAGGIO CAMBIA CASA, TRA MODERNITÀ E TRADIZIONE LA POSA SIMBOLICA, A FIRENZE, DELLA PRIMA PIETRA DEL PARCO DELLA MUSICA E DELLA CULTURA

 
   
  Firenze, 2 febbraio 2009 - «C´è la moda, c´è l´agricoltura e c´è l´enogastronomia, ma è la cultura che nel mondo è il sinonimo principale di Toscana» ricorda il presidente della Toscana Claudio Martini, alla posa simbolica il 29 gennaio della prima pietra del nuovo teatro del Maggio a Firenze, dietro alla stazione Leopolda in un´area ora occupata dalle office di riparazione delle Ferrovie. «E il parco della musica e della cultura che verrà – aggiunge Martini, di fianco a lui ci sono tra gli altri il sindaco di Firenze Leonardo Domenici e il ministro Altero Matteoli - diventa così un segno di fiducia e una sfida: un segno della tradizione che continua, in una città che ha inventato tanta parte dell´opera e della musica classica, ma anche un segno di modernità e di contemporaneità, nelle forme architettoniche e per la produzione di qualità che la nuova casa potrà accogliere». Il cantiere del nuovo teatro ancora non è stato aperto. Ma è già stata fissata una data di inaugurazione: 28 aprile 2011, 149 anni dopo l´ultimazione dell´attuale teatro comunale in una Firenze che si apprestava a divenire per qualche anno capitale d´Italia, 150 anni dopo l´Unità d´Italia. La speranza, di tutti, è che non ci siano intoppi e che i lavori procedano velocemente. Per la realizzazione dell´opera – due sale da 1800 e 1100 posti e una cavea a copertura capace di contenere 2. 600 spettatori, una torre scenica alta 35 metri, grandi volumi ariosi rivestiti all´esterno di pietra serena, servizi, piazze, terrazze e belvedere disegnati dall´architetto Paolo Desideri – la Regione ha investito 40 milioni di euro, oltre la metà del costo del progetto. Trenta milioni li ha stanziati lo Stato con la Finanziaria 2008. Per avere un´idea di quello che sarà il nuovo teatro basta sbirciare il plastico posto alla testa di una grande locomotiva a vapore restaurata e perfettamente funzionante, classe 1915, nel padiglione allestito con reperto e cimeli che ricordano gli altri anniversari dell´Unità d´Italia. Altre immagini vengono proiettate sul grande schermo, dopo le note barocche e rinascimentali dell´ensemble di ottoni del Maggio Fiorentino che ha aperto la cerimonia. Il sindaco Domenici la definisce «un´opera straordinaria». Zubin Mehta, che da Israele manda un saluto in video, sottolinea come un´orchestra e un coro già di fama mondiale avranno finalmente un teatro di pari fama: un sogno che inizia oggi a diventare realtà». Il ministro Matteoli parla di «opera bellissima in un contesto appropriato»: cerniera tra la città e il parco delle Cascina, investimento culturale ma anche urbanistico. "Sappiamo che occorreranno tempi molto rapidi per ultimare l´opera nel 2011 - conclude Martini - Ma le presenze di oggi dimostrano la volontà comune di voler mantenere gli impegni presi». Un anno fa fu scelto il progetto. Velocemente si dovrebbe ora aprire il cantiere. .  
   
 

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