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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Febbraio 2009
 
   
  PRESENTATO A VERONA PROGETTO S. STEFANO DELLA FAMIGLIA CANOSSIANA. NASCE UN NUOVO CENTRO PER DONNE E MINORI IN DIFFICOLTA’

 
   
  Verona, 2009 - Con il supporto economico della Regione del Veneto, della Fondazione Cariverona e della Banca Popolare di Verona, l’Associazione Famiglia Canossiana Nuova Primavera Onlus potrà realizzare un importante Progetto di ristrutturazione di una parte della Casa Canossiana di S. Stefano, che verrà adibita ad attività nell’ambito del sostegno a donne e minori in difficoltà e della formazione. Il Progetto, denominato “Santo Stefano”, è stato presentato il 30 gennaio nella sede dell’Associazione a Verona, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi. La ristrutturazione è già in parte avviata e, quando sarà conclusa, ospiterà un laboratorio, spazi per la formazione delle donne, l’ufficio per le adozioni a distanza, un salone per la formazione obbligatoria delle coppie adottanti, una comunità di accoglienza per mamme con bambini di 8-9 anni. L’iniziativa fa parte delle celebrazioni per i 200 anni di fondazione dell’Istituto delle Figlie della Carità Canossiane e prenderà il nome di Opera Santa Maddalena di Canossa. “Questo progetto e l’attività benemerita che già la famiglia Canossiana svolge a parona – ha detto Valdegamberi – sono un esempio alto di solidarietà e dedizione nell’accogliere e assistere quelle persone che si possono definire gli ultimi, verso i quali una società che voglia davvero definirsi civile ha il dovere di aprire le braccia e il cuore. A Santo Stefano – ha aggiunto – nascerà una nuova esperienza molto qualificante per l’intera città di Verona, alla quale la Regione ha dato con entusiasmo il suo sostegno”. Secondo Valdegamberi, “è particolarmente significativo che l’iniziativa si rivolga alle donne in difficoltà, alle ragazze madri e ai loro bambini, alle adozioni internazionali: in una parola ai più deboli e alla famiglia, due veri e propri cardini di ogni politica sociale degna di questo nome”. “Con il loro lavoro silenzioso e quotidiano – ha aggiunto Valdegamberi – le Canossiane danno anche un contributo fondamentale alla vera integrazione: anche qui, giorno dopo giorno, si costruisce quella sicurezza sociale che a volte sembra poter essere garantita solo da telecamere e sistemi di sorveglianza “. L’associazione Famiglia Canossiana assiste già circa 2500 persone bisognose l’anno. Con la nuova struttura, che sorgerà su una superficie di 600 mq. , questo numero è destinato ad aumentare sensibilmente. .  
   
 

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