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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Febbraio 2009
 
   
  TRENTO: DELLAI: DALLA RICERCA UN AIUTO PER SUPERARE LA CRISI

 
   
  Trento, 2 febbraio 2009 - Si è conclusa il 30 gennaio con una tavola rotonda a cui hanno preso parte il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, il presidente della Fondazione Kessler Andrea Zanotti, i direttori dei due centri dell´Fbk Andrea Simoni ("Materiali e microsistemi") e Paolo Traverso ("Tecnologie dell´informazione") la due giorni organizzata a Povo sul futuro della ricerca scientifica e tecnologica, a cui hanno preso parte responsabili delle grandi aziende e dei centri di ricerca internazionali che collaborano con il Trentino. A fronte della crisi che anche il Trentino, assieme a tutta la comunità internazionale, sta fronteggiando, Dellai conferma la fiducia del territorio nei confronti del sistema della ricerca e al tempo stesso chiede ad esso due cose: uno sforzo ulteriore in direzione di uno sviluppo di qualità, che tenga conto dei bisogni delle imprese e dei servizi, e un´accelerazione fortissima al processo di integrazione fra università e ricerca. Si è chiuso con un´ampia disamina delle prospettive del sistema della ricerca trentino, con riferimento tanto alla dimensione internazionale quanto a quella locale, l´evento organizzato a Povo dalla Fondazione Bruno Kessler, che ha visto coinvolti i rappresentanti di alcune delle più prestigiose realtà del panorama scientifico e tecnologico internazionale. Introdotto dal direttore del Museo tridentino di Scienze naturali Michele Lanzingher, qui in veste di moderatore, il presidente della Fbk Andrea Zanotti ha ricordato come la ricerca presente a Povo sia il frutto di una comunità che ha deciso, in maniera lungimirante, di investire in questo settore, e di una precisa volontà politica. "Sentivamo ora il bisogno di confrontarci con i nostri interlocutori - ha proseguito Zanotti - per vedere se le nostre linee programmatiche di lungo periodo collimano con quelle della comunità scientifica di riferimento nonché della stessa comunità trentina. Sul piano del metodo ciò rappresenta una novità e un punto di forza. Sappiamo che la nostra vocazione è di agire su quel terreno in cui la ricerca comincia a diventare prodotto: da qui il rapporto, sempre necessario, anche con i nostri interlocutori industriali, per ripensare se necessario il nostro modello di trasferimento tecnologico ma anche per mettere a fuoco le specificità del territorio nel quale operiamo. " Il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha innanzitutto rassicurato il mondo della ricerca sulla fiducia riposta dalle istituzioni sul percorso che la Fbk, assieme alla Fondazione Mach e alle altre realtà collegate, sta compiendo. "Ciò vale anche per quanto concerne il piano delle risorse", ha aggiunto, sottolineando come le preoccupazioni siano altrove. In particolare, nelle dimensioni di una crisi di cui l´opinione pubblica non sembra cogliere ancora le dimensioni reali, una crisi che investe in primo luogo la sfera economico-finanziaria ma anche la considerazione dei cittadini nelle soluzioni offerte dalla scienza e dalla tecnologia. "Questo mix è potenzialmente terribile - ha aggiunto Dellai - specie sul piano della considerazione che la società nutre nei confronti dell´idea stessa di sviluppo e di futuro. " Scaturiscono da qui le due sollecitazioni che il presidente Dellai rivolge al mondo della ricerca. "Nei momenti di crisi tutti gli attori del sistema economico e sociale sono chiamati a fare uno sforzo supplementare. Anche la ricerca è chiamata a fare questo sforzo, in direzione di uno sviluppo territoriale di qualità, con una particolare attenzione al sistema delle imprese e alle esigenze della sfera dei servizi. La seconda sfida è quella di vedere se, partendo dalle aree di eccellenza esistenti in Trentino - quella informatica, quella riconducibile al tema dell´energia e quella riguardante la sfera della scienze della vita - possiamo dare un´accelerazione fortissima al processo di integrazione fra università e ricerca. La crisi mondiale, ma anche la crisi degli atenei italiani, spingono in questa direzione. Quindi niente più muri. Bisogna fare le cose assieme. " Un risultato, ha sottolineato ancora il presidente, raggiungibile intrecciando gli accordi di programma fra la Provincia, l´università, le fondazioni di ricerca, le agenzie di sviluppo territoriale e le forze economiche. "Da qui deve scaturire quella dimensione glocale di cui parliamo sempre, indispensabile per competere sugli scenari internazionali. " .  
   
 

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