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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Febbraio 2009
 
   
  ENERGIA ELETTRICA IN PROVINCIA DI BOLZANO

 
   
  Bolzano, 2 febbraio 2009 - Nel 2007 in provincia di Bolzano la rete elettrica pubblica è stata alimentata complessivamente da 489 impianti di produzione. La grande maggioranza di essi è costituita dalle 255 centrali idroelettriche presenti sul territorio. La potenza efficiente netta media complessiva delle centrali idroelettriche è risultata pari a 1. 517,8 Mw, ovvero l’11,9% del totale nazionale. Nell’anno 2007 vi è stato un forte aumento degli impianti di produzione di energia solare. Infatti, se in passato la rete elettrica pubblica veniva alimentata solo sporadicamente da impianti di tale tipologia, nel 2007 il loro numero è cresciuto sino a 226 unità. Il numero delle centrali termoelettriche ed eoliche presenti sul territorio rimane invece estremamente contenuto. Le centrali per la produzione di energia idroelettrica sono aumentate di sette unità, garantendo quindi un ancor più significativo apporto alla potenza netta prodotta. Quasi l’1,0% dell’energia elettrica complessiva prodotta in provincia di Bolzano viene utilizzato per mantenere in funzione gli impianti di produzione. La produzione netta rimanente viene messa a disposizione degli utenti attraverso la rete elettrica. L’energia netta prodotta nel corso del 2007 in provincia di Bolzano ammonta a 4. 456,8 milioni di kWh, pari all’1,5% della produzione italiana. Tale quota è da ricondurre quasi esclusivamente all’attività delle centrali idroelettriche: grazie ad una produzione totale pari a 4. 338,4 milioni di kWh, esse generano infatti il 97,3% del totale complessivo provinciale e l’11,4% dell’energia idroelettrica nazionale. Mentre in provincia di Bolzano l’energia idroelettrica ha una posizione preminente, e precede nettamente la produzione di energia termoelettrica, a livello italiano i rapporti sono invertiti. Difatti l’86,0% della produzione di fonte Italia deriva dalle centrali termoelettriche, e solo il 12,6% dalle centrali idroelettriche. Per quanto concerne l’energia termoelettrica, occorre tenere presente che in Alto Adige essa ha origine soprattutto da centrali alimentate a biomassa oppure a gas, mentre nel restante territorio italiano vengono utilizzati prevalentemente il gas naturale (66,4%) e il carbone (15,8%). La produzione di energia solare ed eolica è molto limitata sia in provincia di Bolzano che nel restante territorio nazionale. Le attività del Terziario provvedono al consumo di oltre il 40% dell’energia elettrica altoatesina. Un terzo viene invece utilizzato dall’Industria, un quinto dagli Usi domestici e il 5,4% dall’Agricoltura e silvicoltura. Tale suddivisione si pone come diretta conseguenza die costanti tassi di crescita del consumo energetico. Infatti paragonando la domanda di energia elettrica del 2007 con quella del 2000, si evidenzia un aumento del 39,5% del Terziario. Nel 2003 esso ha raggiunto i fabbisogni segnalati dall’Industria, la quale a sua volta registra nel periodo esaminato un rialzo del 9,3%. Il secondo tasso di crescita più cospicuo è palesato dagli Usi domestici (+17,0%). L’agricoltura e silvicoltura non solo richiede il più basso quantitativo di energia elettrica (155 milioni di kWh nel 2007), ma denota anche l’aumento più contenuto (+7,5%) nel periodo considerato. Il consumo di energia elettrica nel 2007 è cresciuto del 2,1% rispetto all’anno precedente. Ciò è imputabile soprattutto al Terziario (+4,0%). È interessante notare come tutti i sottosettori del Terziario abbiano evidenziato aumenti. Tra di essi spiccano i Trasporti, i quali manifestano il tasso di crescita più elevato, nonché il solo a due cifre (+13,6%). Lo sviluppo all’interno dell’Industria è invece eterogeneo. Difatti il consumo per Produzione e distribuzione di energia elettrica e gas sale del 13,7%, mentre le Costruzioni (-8,4%) rappresentano il settore con il calo più cospicuo, la Siderurgia quello con il calo più significativo (-7,8%). Nel 2007 il consumo di energia elettrica in provincia di Bolzano è aumentato, in confronto all’anno precedente, in misura maggiormente significativa rispetto al dato italiano (+2,1% rispetto a +0,4%). Mentre in Alto Adige tutte le divisioni economiche evidenziano una crescita, a livello nazionale si ravvisa un calo nell’Industria (-0,2%) e negli Usi domestici (-0,6%), e un aumento nell’Agricoltura e silvicoltura (+2,8%) e nel Terziario (+2,3%). La suddivisione percentuale dei singoli settori economici segnala un’ulteriore marcata differenza: se in provincia di Bolzano il Terziario acquisisce un ruolo sempre più dominante, ciò non si verifica sul piano nazionale, ove l’Industria è al comando con la metà del consumo energetico rilevato. Segue il Terziario (28,3%), il quale registra valori analoghi a quelli degli Usi domestici (21,1%). In confronto con alcuni paesi europei, la provincia di Bolzano si colloca dopo la Svizzera, l’Austria e la Germania per il consumo di energia elettrica pro capite. Nel periodo 2000-2006(4) la quantità di energia elettrica pro capite utilizzata si è avvicinata molto alla media dell’Ue 27(5) e ha superato considerevolmente il valore medio italiano. Durante il periodo 2000-2007 il tasso di crescita italiano, pari al 22,5%, è stato significativamente maggiore del corrispettivo provinciale (+13,2%). Nonostante ciò il consumo pro capite nazionale annuo risulta inferiore al dato ascrivibile alla provincia di Bolzano (5. 394 kWh contro 5. 820 kWh). Mettendo a confronto la produzione e il consumo di energia elettrica, si evince come la provincia di Bolzano sia in grado di coprire interamente il proprio fabbisogno energetico. La crescita della domanda e la riduzione dell’offerta portano però ad un avvicinamento dei valori. L’analisi dei dati a partire dal 1977, primo anno di rilevamento, rivela infatti come in trenta anni la produzione sia calata di oltre un quarto (-27,2%), mentre il consumo sia aumentato di quasi la metà (+46,4%). La causa di tale elevato tasso di crescita è da ricercare soprattutto nei settori del Terziario e dell’Agricoltura e silvicoltura. Il consumo all’interno del Terziario è difatti quintuplicato (+409,0%), nel primario è a sua volta più che raddoppiato (+260,0%). Anche i consumi per gli Usi domestici sono cresciuti (+88,1%), mentre quelli per l’Industria sono scesi del 27,7%. .  
   
 

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