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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Febbraio 2009
 
   
  L’ARISTOCRAZIA DEGLI ARCHI CON IL QUARTETTO HAGEN

 
   
   Parma, 2 febbraio 2009 - Saranno gli archi del prestigioso Quartetto Hagen a dare vita martedì 3 febbraio 2009, alle ore 20. 00 (abbonamento turno B), a un intenso e appassionato viaggio nella musica cameristica con pagine di Franz Joseph Haydn, Béla Bartók e Felix Mendelssohn Bartholdy, per uno dei più attesi appuntamenti della Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma. Emblematico per cogliere l’evoluzione di questa forma musicale è il programma con cui il Quartetto Hagen si presenta a Pama. Lucas Hagen (primo violino), Rainer Schmidt (secondo violino), Veronica Hagen, (viola) Clemens Hagen, (violoncello) eseguiranno infatti il Quartetto in fa minore op. 20 n. 5 Hob. Iii/35 di Franz Joseph Haydn, il Terzo Quartetto di Béla Bartók e il Quartetto in la minore op. 13 di Felix Mendelssohn-bartholdy. Con le prime raccolte date alle stampe a metà Settecento da Haydn, la composizione per quartetto d’archi è ancora ai suoi albori. Circa centosettanta anni più tardi, all’epoca delle audaci sperimentazioni apportate da Béla Bartók, il quartetto d’archi ha fatto in tempo a percorrere una strada molto lunga, trasformandosi nella forma classica per eccellenza grazie al contributo dello stesso Haydn, di Mozart e di Beethoven. Nato tra i quattro fratelli di una famiglia originaria di Salisburgo - con al principio anche la violinista Angelica - il Quartetto Hagen è cresciuto al Mozarteum, presto prediletto da artisti come Nikolaus Harnoncourt e Gidon Kremer. Ai quattro musicisti ha arriso subito il più vivo successo, fin dagli esordi brillanti avvenuti a Salisburgo e con il contratto in esclusiva con Deutsche Grammophon per una serie di incisioni che fermano per sempre, come in una fotografia, le emozionanti interpretazioni offerte dal vivo dalla formazione nelle sale da concerto di tutto il mondo. A distanza di più di venticinque anni dalla formazione, è inalterata l’aristocratica intesa fra i quattro, riversata in preziose registrazioni pubblicate dalla celebre etichetta discografica tedesca. Sia per i grandi classici della scuola viennese sia per le pagine che si inoltrano nella musica del Xx secolo – come attestano le recenti prove con i lancinanti quartetti di Šostakovič – colpisce la proprietà di stile che va di pari passo all’innata eleganza. .  
   
 

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