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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Febbraio 2009
 
   
  LETTERA PRESIDENTE PUBBLICITÀ PROGRESSO SU SPOT RIFIUTI NAPOLI

 
   
  Milano, 5 Febbraio 2009 - Egregio Direttore, a fronte dei giudizi malevoli e maliziosi comparsi ieri su vari siti, blog e organi di stampa, le chiedo un po’ di ospitalità per raccontare come è nato il progetto dello spot sul tema dei rifiuti. Poiché è stata indirettamente chiamata in gioco anche l’onorabilità professionale di una Fondazione di alta reputazione come Pubblicità Progresso, in quanto suo Presidente pro-tempore, desidero raccontare come stanno le cose e permettermi anche qualche commento. Nell’ambito di una oramai pluriennale convenzione tra la Protezione Civile e Pubblicità Progresso per la cura della comunicazione del Dipartimento, a fine novembre il Sottosegretario Bertolaso ci ha chiesto di realizzare con urgenza uno spot che – come inizio di un progetto lungo e articolato – spiegasse che dopo l’intervento del governo, una grossa parte di responsabilità nel tenere Napoli pulita sarebbe stata d’ora in poi dei cittadini, in particolare tramite la raccolta differenziata. Poiché come al solito c’erano pochissime risorse a disposizione, trattandosi di un tema assai importante per il paese, abbiamo chiesto alla Life, Longari&loman, l’agenzia che aveva realizzato la campagna 2008 di Pubblicità Progresso (quella sulla prevenzione degli incidenti sul lavoro, realizzata su ispirazione e d’intesa con il Quirinale) di fare uno scatto di reni e di regalarci ancora un bel progetto creativo. Così è avvenuto: il progetto – immediatamente assai apprezzato – prevedeva il coinvolgimento di uno dei registi/fotografi più quotati e ricercati nel mondo, Fabrizio Ferri, che lavorando abitualmente a New York, aveva una finestra temporale di permanenza in Italia molto breve. L’accurato casting realizzato da Andrea Concato – anche lui direttore creativo di livello internazionale – ha individuato tre attrici egualmente adatte per la parte della napoletana verace, pur nella differenza d’età (Ranieri, Autieri, Russo). Per motivi vari la Ranieri e la Autieri non sono state disponibili, per cui la scelta definitiva è stata per la Russo, che ha svolto ottimamente il ruolo richiesto. Certo che ci siamo posti il problema dei possibili gossip, ma abbiamo ritenuto avrebbe fatto aggio su tutto la qualità del progetto creativo. Vediamo con dispiacere che non è così: da nessuna parte si riscontra una parola sull’eccellente lavoro di Ferri, né sulla qualità di uno spot che si distanzia notevolmente dalla solita comunicazione un po’ retorica, e che – con toni tutt’altro che trionfalistici e assai pacati - invita i cittadini e gli ospiti a collaborare. Infatti il testo recita: “Napoli aveva un problema, il Governo è intervenuto…e quando il Governo, lo Stato, fa qualcosa, è come se lo facessero tutti gli italiani. Ma ora ci vuole l’impegno di tutti, chi ci vive e chi ci viene. Facciamo in modo che resti così…è più bella no? Napoli, bella ieri, bella oggi, bella domani”. Invece di chiedersi se la recitazione della Russo sia stata all’altezza del progetto, giù con le illazioni. Invece di chiedersi se lo spot fa parte di un progetto più ampio sulla promozione della raccolta differenziata, avanti con i giudizi pesanti che sarrebbero “giustificati” da quanto successo in passato. Con grande superficialità e disprezzo per quanti hanno lavorato gratuitamente o al costo (come noi, l’agenzia, la casa di produzione) pur di realizzare un progetto professionalmente ben fatto, e senza alcun bisogno di indulgere in piaggerie. Per carità, può anche non piacere. Ma possibile che il commento prevalente della stampa italiana riguardi la storia delle passate raccomandazioni a favore della Russo? Possibile che si preferisca nel suo complesso dare spazio ai fantagossip invece di informarsi? Vedo in definitiva che rimangono sempre più veri due detti, uno popolare, “honi soit qui mal y pense”, e uno di Enzo Biagi “il bene non fa storia”. Alberto Contri Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso .  
   
 

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