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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2009
 
   
  EUROPA, CHIODI: SERVONO PROGETTI DI QUALITA´ PRESIDENTE A PESCARA: APPRENDIAMO CON PIACERE VISITA HUBNER

 
   
  L´aquila, 9 febbraio 2009 - "Dobbiamo perseguire, innanzitutto, obiettivi qualitativi. Servono progetti affidabili, proposte credibili di nuove iniziative di sviluppo perché ci troviamo di fronte una sfida troppo importante. La macchina amministrativa della Regione è a disposizione degli enti e delle forze imprenditoriali che intendono attingere alle risorse europee". Sono parole del Presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi, pronunciate in apertura dei lavori del convegno "In Abruzzo l´Europa funziona" per la presentazione del Programma Operativo Regionale "Fondo europeo di sviluppo regionale (Por-fesr) 2007-2013" che si è svolta il 5 febbraio a Pescara nella sede dell´ex Aurum. Il programma promuove l´innovazione del sistema produttivo e l´attrattività del territorio "per meglio competere sui mercati globali". Le aree principali di intervento individuate per sostenere la crescita della regione sono "Ricerca e innovazione per la competitività delle imprese abruzzesi" per un totale di circa 136milioni di euro; "Energia", per interventi mirati a migliorare l´efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per oltre 36 milioni; "Società dell´informazione" per potenziamento delle infrastrutture della banda larga nelle aree montane e il miglioramento dei servizi per circa 50milioni di euro; "Sviluppo territoriale" destinato a ridurre gli squilibri territoriali per un importo di oltre 111 milioni di euro. Tra le attività, sostegno ai programmi integrati di sviluppo urbano Pisu per i Comuni capoluogo e valorizzazione dei territori montani Pit-organismo intermedio Province. Il Presidente Chiodi, nel suo intervento ha rivolto parole di benvenuto a Patrick Amblard, capo unità della direzione generale delle politiche regionali presente al convegno e ha riferito di aver appreso con piacere della visita in Abruzzo, prevista per il mese di maggio, di Danuta Hubner, commissario europeo alle politiche regionali. Ricerca e innovazione per la competitività del sistema abruzzese, energia, società dell´informazione e sviluppo del terriritorio sono le aree principali del Programma Operativo Regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Por-fers) 2007-2013. Ad illustrarle nel dettaglio, Giovanna Andreola, autorità di gestione del Programma e dirigente del servizio attività internazionali della Regione Abruzzo. Patrik Amblard, capo unità della Direzione generale Politiche regionali della Commisione Europea, ha confermato che la programmazione 2000-2006 sta facendo registrare una buona capacità di spesa che rassicura sul raggiunguimento da parte della Regione dell´obiettivo del 100%. Inoltre, Amblard ha parlato di una sufficiente capacità di mobilitazione delle risorse nonostante la complessità di strumenti come i Pit, Programmi Integrati Territoriali, gestiti dalle Provincie. C´è stato, per di più, un forte impulso per far ripartire il Docup mentre è emersa qualche carenza nel sistema dei controlli e l´auspicio è che la nuova programmazione possa giovarsi di una più attenta fase preparatoria. Le chiavi del successo del Programma saranno la rapidità nella pubblicazione dei bandi, una spesa indirizzata qualitativamente e con tempeastività ed una razionale capacità di rendicontazione. Infine, un dato: l´anticipo sulle spese 200-2013 è aumentato del 2,5% rispetto allattuale 5%, portando il totale al 7,5% con la finalità di accelerare la spesa: per l´Abruzzo si tratta di un importo pari a circa 10,5 milioni di euro. Una grande occasione per vincere la sfida della competitività. Così il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, vede il Por-fesr 2007-2013. "Occorre attivare un´integrazione reale tra imprese, istituzioni, Università, mondo della ricerca per generare un nuovo sviluppo nel territorio regionale - ha detto Castiglione - e dobbiamo avere l´ambizione di pensare in grande pur restando con i piedi per terra. Creare filiere, poli e piattaforme di eccellenza nella ricerca può essere utile nell´ottica di favorire l´accesso ai fondi strutturali ma saranno determninante accedere ai fondi a bando. Questo - ha continuato Castiglione - significa stimolare lo spirito di iniziativa e le professiionalità del mondo imprenditoriale. Tocca, però, alla classe dirigente creare le giuste opportunità affinche queste qualità possano emergere attraverso un´autentica azione sinergica con gli operatori economici che vivono da vicino il territorio". Le ingenti risorse che provengono dall´Europa, secondo il vice presidente, possono rappresentare nuova linfa vitale per le nostre imprese "ma occorre definire il modello socio-econimoco che vogliamo costruire in Abruzzo ed allora penso alla politica del credito, ai servizi, al sostegno alle piccole e medie imprese. Resta da attivare un´unica programmazione ed articolarla al meglio". Innovazione e coraggio sono le voci chiave per una strategica visione d´insieme secondo Mauro di Dalmazio, assessore al Turismo ed alla Cultura. "Innovazione e coraggio devono però essere asssititi dalla complementarietà delle scelte. L´abruzzo - ha sottlineato l´assessore - in questo momento, si gioca gran parte delle possibilità di sviluppo ed ognuno deve fare la propria parte. Il nostro obiettivo, in particolare, sarà quello di ampliare la platea degli attori sociali che possono partecipare seguendo le linee strategiche disegnate. Solo in questo modo - ha concluso - si riuscirà ad evitare la dispersione delle risorse. Serve, comunque, una programmazione chiara e concertata per permettere a realtà come gli enti locali, i Comuni in particolare, di cogliere le opportunità straordinarie che questo Programma riserva". "Si chiede un impegno celere di risorse finanziarie e di snellimento delle procedure burocratiche ma poi si registrano ritardi dovuti alla incapacità della classe dirigente - ha affermato Angelo Di Paolo, assesore ai Lavori pubblici-. Questo significa che il nostro sistema ha ancora un retaggio borbonico. Da parte nostra - ha aggiunto c´è l´impegno a misurarci con attenzione con lo spessore delle risorse che ci provengono dall´Unione Europea. Per quanto mi riguarda, difesa del suolo ed interventi sugli agglomerati urbani sono alcune delle priorità. Certo, scontiammo carenze di fronte ad una realtà in lenta dissoluzione nell´ambito del dissesto idrogeologico. Manca ancora una capacità sulla programmazione e siamo consapevoli che quando ci rivolgiamo ai Comuni con interventi ordinari, non diamo risposte concrete e risolutive al territorio". Sullo stessa lunghezza d´onda l´assesore alla Protezione Civile, Daniela Stati, che ha parlato di "un settore rivolto non soltanto alle emergenze ma soprattutto allo studio ed alla prevenzione dei rischi. Rispetto alle tematiche ambientali - ha sottolineato - negli ultimi tempi, l´immagine della nostra terra non è più quella della regione verde d´Europa, anche alla luce delle clamorose vicende di Bussi. Occorrerà lavorare molto anche sulla comunicazione per recuperare credibilità ma soprattutto si dovrà fare leva sulle intelligenze migliori e sulla qualità dei progetti per risalire la china. Noi, da parte nostra, assicureremo alle classe imprenditoriale disponibilità al dialogo e trasparenza". .  
   
 

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