RAFFORZATO IL RUOLO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL LAZIO
Roma 9 febbraio 2009 - Più poteri alla Consulta femminile regionale del Lazio. “Da ora in poi la Consulta potrà esprimere parere sulle proposte di legge attinenti a tutte le materie che potranno avere interesse dal punto di vista della “differenza di genere”, sugli strumenti di programmazione generale e di settore della Regione”. Lo ha detto Luisa Laurelli coordinatrice del coordinamento delle Elette della Regione Lazio, dopo che l’aula del consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge regionale che modifica la legge che nel 1976 istituì la Consulta femminile regionale. “Si potrà inoltre proporre agli organi consiliari iniziative da sottoporre al Parlamento – ha spiegato Laurelli - dirette a tutelare i diritti della donna e a promuovere le pari opportunità, promuovere l’istituzione di un organismo di raccordo tra le Presidenti degli organismi regionali di pari opportunità e curare la banca dati dei talenti femminili che si sono contraddistinti nei diversi ambiti. Resterà in carica 4 anni – ha concluso Laurelli - e dovrà essere rinnovata entro il termine di 90 giorni dalla data di decadenza della precedente evitando così periodi di “vacatio” come accaduto finora”. “Il testo approvato in aula è il frutto di un intenso lavoro svolto dalla Consulta in carica e dal Coordinamento delle elette. L’atto snellisce la normativa e rende più cogente la funzione della Consulta”. E’ quanto dichiara Luisa Laurelli, Coordinatrice del Coordinamento delle Elette della Regione Lazio, dopo che l’Aula del Consiglio Regionale del Lazio ha approvato a maggioranza la proposta di legge regionale che modifica la legge che nel 1976 istituì la Consulta Femminile Regionale. .