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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2009
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: CASO BATTISTI: IL BRASILE TENGA CONTO DELLA SENTENZA ITALIANA

 
   
  Bruxelles, 9 febbraio 2009 - Il Parlamento europeo confida che il riesame della decisione sull´estradizione di Cesare Battisti terrà conto della sentenza emessa in Italia nel pieno rispetto dei principi di legalità. Rileva poi che l´attribuzione dello status di rifugiato deve basarsi sui principi internazionali e che il rifiuto dell´estradizione, motivata da insufficienti garanzie dei detenuti in Italia, manifesta sfiducia nei confronti dell´Ue che, con i suoi Stati membri, è invece fondata sul rispetto dei diritti fondamentali. Approvando con 46 voti favorevoli, 8 contrari e nessuna astensione una risoluzione sostenuta da Ppe/de, Pse, Alde e Uen, il Parlamento osserva che in Brasile è ancora in corso un procedimento giudiziario e che la decisione definitiva sarà probabilmente pronunciata nelle prossime settimane. Ma «confida che il riesame della decisione sull´estradizione di Cesare Battisti terrà conto della sentenza emessa» dall´Italia «nel pieno rispetto dei principi di legalità su cui si fonda l´Unione europea». In proposito, ricorda che Cesare Battisti «è stato condannato in contumacia con sentenze definitive emesse dalle autorità giudiziarie italiane per aver commesso quattro omicidi, oltre che per banda armata, rapine, detenzione di armi e atti di violenza a mano armata». Ricorda inoltre che la Francia - dove era fuggito nel 1990 - aveva autorizzato la sua estradizione in Italia e che il ricorso presentato da Cesare Battisti presso la Corte europea dei diritti dell´uomo contro la sua estradizione in Italia «è stato dichiarato inammissibile». Per i deputati, la decisione del governo brasiliano di negare la sua estradizione e di attribuire a Cesare Battisti lo status di rifugiato politico sostenendo «che il sistema giudiziario italiano non fornisce sufficienti garanzie per quanto attiene al rispetto dei diritti dei detenuti», «può essere interpretata come una manifestazione di sfiducia nei confronti dell´Unione europea». In proposito, sottolineano invece che l´Ue è fondata sul rispetto dei diritti fondamentali e della legalità, incluso il rispetto dei diritti dei detenuti, e che tali principi «sono condivisi da tutti gli Stati membri». Rilevando poi che l´attribuzione dello status di rifugiato politico «deve rispondere alle norme definite dal diritto internazionale», il Parlamento auspica che «le autorità brasiliane possano prendere una decisione basata sui principi comuni che il Brasile e l´Unione europea condividono». E ricorda che il partenariato tra l´Ue e il Brasile è fondato sul riconoscimento reciproco che entrambe le parti rispettano la legalità e i diritti fondamentali, compreso il diritto alla difesa e il diritto a un processo giusto ed equo. Mario Mauro (Ppe/de, It), Cristiana Muscardini (Uen, It), Roberta Angelilli (Uen, It) e Mario Borghezio (Uen, It) sono i deputati italiani intervenuti nella discussione in Aula. Il resoconto stenografico del dibattito sarà presto disponibile sul sito del Pe (si veda il link in calce). .  
   
 

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