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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2009
 
   
  FONDI PER LE STRUTTURE SOCIOSANITARIE PIACENTINE: APPROVATI DALLA CTSS, AMMONTANO A 2,3 MILIONI DI EURO. RIGUARDANO ANZIANI, DISABILI E IMMIGRATI

 
   
  Piacenza, 12 febbraio 2009 - La Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) ha approvato martedì 10 febbraio, nella sala consiglio della Provincia, pressochè all´unanimità (dei 25 amministratori comunali presenti, 24 hanno approvato, uno si è astenuto), la graduatoria dei contributi in conto capitale per la realizzazione e sistemazione delle strutture sociosanitarie della provincia. I contributi concessi ammontano in tutto a due milioni e 360 mila euro circa, riservati in particolare, come ha detto, in apertura di seduta (dopo il minuto di silenzio per Lucia Bongiorni, sindaco di Agazzano, scomparsa domenica scorsa), il presidente della Ctss, Gianluigi Boiardi, alle strutture per anziani. Copriranno fino ad un massimo del 50% della spesa per la realizzazione degli interventi finanziati. “ La nuova programmazione che sta prendendo avvio – ha detto Boiardi – , a livello regionale con le novità discese dall´approvazione del Pssr 2008 – 2010 e dal nuovo assetto della governance, a livello intermedio con l´approvazione, da parte delle Ctss, dell´Atto triennale di indirizzo e coordinamento provinciale, a livello distrettuale con i Piani di zona per la salute e il benessere triennali, sottolinea l’esigenza perentoria di appropriarsi di un welfare “largo”, che sostenga un concetto di benessere collettivo. Sappiamo che il nostro è il Paese più vecchio d’Europa: consideriamo quindi inderogabile la necessità di predisporre un’innovazione graduale ma costante, che sappia cioè guardare alla nuova governance comunitaria, che sappia affrontare le sfide recenti senza dover mascherare soluzioni che sanno di passato. In fondo è quel che si è raggiunto con la stesura del Profilo di Comunità, il nuovo riferimento unitario integrato per la descrizione del contesto e per la conoscenza dei bisogni emergenti, che ci ha fornito una visione territoriale più ampia, da condividere con i decisori delle altre politiche dell’integrazione che hanno impatto diretto sulla salute e il benessere. Una programmazione efficace, che si avvalga di un nuovo approccio e di nuovi ambiti, è possibile solo se si rafforzano gli snodi dell’assetto istituzionale del sistema: dalle Unioni di ambito distrettuale alla divisione funzionale di governo e committenza, da un lato, e di produzione ed erogazione dei servizi dall’altro, dalla qualificazione tecnica del Nuovo Ufficio di Piano allo sviluppo delle Asp, quali soggetti pubblici qualificati ed efficienti. Parallelamente occorre supportare il cammino della partecipazione. Così è stato fatto per la stesura della proposta delle priorità di finanziamento in conto capitale per i progetti sugli investimenti delle strutture socio-assistenziali: di fronte ad un quadro nazionale poco rassicurante, che ci fa guardare con preoccupazione al cambiamento in corso e ai tagli imminenti nell’erogazione dei fondi sociali e delle risorse, occorre avvalersi nell’immediato degli strumenti più efficaci per rispondere ai mutamenti in atto. Ecco perché la nostra proposta è quella di arrivare a finanziare fino al 50%, il massimo consentito dalla Regione, gli interventi proposti dalle amministrazioni comunali: al fine di salvaguardare ed accrescere il capitale sociale e di valorizzare il patrimonio di civicness vogliamo – e dobbiamo – programmare in modo realistico e arrivare a sostenere interventi che possano essere realizzati in tempi rapidi e vadano ad incidere su aree, servizi, utenze attualmente carenti. Un patto comunitario che unisca tutte le forze sociali e che sappia ricostruire un sistema di luoghi e relazione sicuri diventa allora una risorsa fondamentale e l’unico strumento per affrontare la sfida della qualità della vita, della convivenza e della sicurezza, per lavorare in modo sostenibile, per tutelare gli interessi dei singoli e delle comunità, per avvicinarsi ai cittadini, principali destinatari delle politiche sociali, sanitarie, educative, per accostarsi ad una sanità più vicina e più democratica, così come tutti auspichiamo”. Tre le aree in cui sono ripartiti i contributi- Un milione circa è riservato agli interventi privati, oltre un milione ad Enti locali ed Azienda Usl, 364 mila euro a Comuni ed Azienda Usl per interventi a favore degli immigrati. Le risorse riservate ai disabili ammontano a circa 800 mila euro, quelle per gli immigrati a 157 mila euro, la fetta per gli anziani è la più cospicua, 1 milione e 300 mila euro circa. Dei 207 mila euro che restano, la Provincia chiederà alla Regione di destinare i 207 mila euro circa che restano in parte al´Azienda Usl (21 mila euro circa), in parte al Consorzio alta val Nure. Per quel che riguarda gli interventi finanziati nei singoli distretti: in quello di Piacenza, 650 mila euro circa vanno agli Ospizi civili, 257 mila alle Giannelline, 260 mila all´Unicoop, 250 mila alla Madonna della Bomba, 442 mila a Geocart, 320 mila all´associazione La Ricerca, 157 mila al Comune di Piacenza; nel distretto di Ponente, 400 mila euro circa alla casa protetta Andreoli, 170 mila all´istituto Albesani, 390 mila euro al Comune di Gragnano, 360 mila euro al Comune di Coli; nel distretto di Levante, 900 mila euro vanno all´istituto Vassalli Remoindini di Castell´arquato, 635 mila al comune di Monticelli, 250 mila euro all´istituto Verani di Fiorenuola, 340 mila ala casa protetta di val Nure, 65 mila al comune di Gropparello, 300 mila a quello di Vernasca, 120 mila circa e 105 mila circa, per due interventi, al comune di Morfasso. 281 mila circa e 57 mila circa all´istituto Breviglieri di Carpaneto, 176 mila circa alla A´rchieri - Moruzzi” di Monticelli d´ Ongina. Qualche critica dal sindaco di Lugagnano Aldo Lombardelli, per il mancato finanziamento di iniziative a favore dell´infanzia. Di qui il suo voto di astensione. Al tavolo di presidenza, con Boiardi, erano presenti il presidente del Consiglio provinciale Gabriele Gualazzini, l´assessore provinciale alle Politiche sociali e govanili Paola Gazzolo, il sindaco di Piacenza Roberto Reggi (che nel corso della seduta ha dovuto assentarsi, e che è stato sostituito dall´assessore alle Politiche sociali del Comune di Piacenza, Giovanna Palladini) e il direttore generale dell´Azienda Usl Andrea Bianchi. .  
   
 

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