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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2009
 
   
  INFANZIA E ADOLESCENZA: RICONOSCERNE I DIRITTI UN CONVEGNO SU “FRA DIRITTI E RESPONSABILITÀ, PROMUOVERE LA CULTURA DELL´INFANZIA E DELL´ADOLESCENZA”

 
   
   Piacenza, 12 febbraio 2009 - Quello dell´infanzia e dell´adolescenza è un mondo in continua evoluzione, e per gestirne al meglio i problemi serve sì una specializzazione delle competenze, ma anche una integrazione tra tutti coloro che hanno competenze nel settore. Una considerazione sulla quale hanno convenuto i relatori, di rilievo nazionale, intervenuti il 9 febbraio al convegno “Fra diritti e responsabilità, promuovere la cultura dell´infanzia e dell´adolescenza”, promosso dalla Provincia, in collaborazione con Fondazione Zancan di Padova e Università Cattolica, presso la locale sede dell´ateneo. Un evento dal quale è venuta fuori una molteplicità di riflessioni, spunti, sollecitazioni e che sarà seguito da un secondo evento di riflessione sul tema, un seminario, in programma il 10 marzo, che si terrà sempre su iniziativa della Provincia. L´incontro di oggi è stato introdotto dall´assessore provinciale alle Politiche sociali e giovanili Paola Gazzolo, che, dopo aver richiamato l´importanza dell´evento, ha ricordato Lucia Bongiorni, scomparsa prematuramente domenica scorsa. “Dedichiamo il convegno – ha detto – ad una amministratrice che per tutta la sua vita ha rivolto la sua attenzione alle esigenze dei bambini e che si è sempre impegnata per tutelarne i diritti”. Un impegno, quello a favore di infanzia e adolescenza, che è tra le priorità anche della Provincia. Lo ha ricordato il presidente dell´Ente, Gianluigi Boiardi, nel suo messaggio di saluto ai presenti (la sala congressi della Cattolica era gremita, di operatori, studenti, cittadini). Un impegno che si è concretizzato in diverse iniziative tra cui, ultima in ordine di tempo, la organizzazione, curata dalla Provincia e da altri enti, del recente pellegrinaggio ad Auschwitz di studenti piacentini. “Vogliamo far maturare i ragazzi, farli diventare cittadini responsabili e consapevoli, il viaggio ad Auschwitz può aver contribuito in questo senso”. Boiardi ha poi voluto ringraziare i funzionari del Servizio Sistema scolastico della Provincia che hanno organizzato l´incontro. “Ringrazi questi miei “fannulloni” - ha detto - , per le capacità che hanno dimostrato in questa circostanza”. Dopo Boiardi Tiziano Vecchiato, direttore della fondazione Zancan, ha svolto un excursus sull´evoluzione delle politiche per l´infanzia e l´adolescenza dagli anni 60 ad oggi. Nel ventennio 60 – 80 si sviluppano numerose risposte ai bisogni dei minori, ma con un welfare da costruire. Negli anni ´90 sorgono nuovi problemi (tossicodipendenza, Aids, immigrazione), c´è un crescita culturale, ma molti problemi restano, anche se si registrano alcuni sviluppi, come forme nuove di pronto intervento, la lotta contro gli abusi e contro la pedofilia. Si sviluppa una scienza sociale impegnata a osservare, raccomandare, dichiarare, si aprono nuove aree di investimento. Gustavo Pietropoli Charmet, psicoterapeuta infantile e presidente dell´Istituto “Minotauro” di Milano, ha richiamato i cambiamenti nel “senso di colpa” tra ragazzi di oggi e quelli di una volta. Sono cambiati i valori cui i giovani fanno riferimento, ma è soprattutto cambiata l´importanza del “sé”: i ragazzi hanno perso il senso di colpa, sentono di essere innocenti anche quando commettono mancanze che loro coetanei di venti, trent´anni fa avrebbero considerato colpe imperdonabili. Il problema è come gestire al meglio il cambiamento. Paola Milani, docente di scienze della formazione all´università di Padova, ha ripercorso i cambiamenti del nucleo familiare, e della vita di ragazze e ragazzi al loro interno, negli ultimi secoli: tra adolescenti di metà ottocento e adolescenti di oggi, ad esempio, tutto è cambiato, a livello di realtà esistenzali, esperienze e speranze di vita. Franco Cavallo, docente dell´Università di Torino, si è soprattutto soffermato su come sta cambiando la salute di bambini e adolescenti: a minacciarli sono problemi come l´obesità, il vizio del fumo e l´alcoolismo (sta prendendo piede da noi l´abitudine, tipica finora dei paesi del nord Europa, alla “sbornia del fine settimana”). Achille Orsenigo, sociologo, si è soffermato su come cambiano i servizi per l´infanzia. Che non sempre aiutano i ragazzi a maturare compiutamente perchè pesa, al loro interno, la presenza di operatori che non sono all´altezza del compito. Pier Paolo Triani,, docente di scienze della formazione all´Università cattolica, ha parlato di come sta cambiando l´educazione, soffermandosi in particolare sui suoi tre elementi, la pluralità, la soggettività e la professionalizzazione. Ha chiuso l´incontro Maura Forni, dirigente del servizio competente della Regione, che ha richiamato i contenuti della legge regionale in materia (la n. 14 del 2008). La nostra, ha ricordato, è la sola Regione ad avere emanato una legge di questo genere: un atto di coraggio, che riconosce i giovani in quanto cittadini e ne promuove lo sviluppo e l´integrazione. L´incontro è stato coordinato e moderato da Roberto Maurizio, coordinatore e ricercatore, membro dell´Osservatorio nazionale Infanzia e Adolescenza. .  
   
 

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