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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2009
 
   
  UNA "EUROVIGNETTE" PER EQUILIBRARE I COSTI SOCIALI DEL TRASPORTO PESANTE

 
   
  Bruxelles, 12 febbraio 2009 - Il trasporto genera danni che hanno un costo non irrilevante per la società e per l’economia: problemi di salute legati al rumore e all’inquinamento atmosferico e, a lungo termine, gli effetti del riscaldamento climatico. Il progetto “eurovignette”, che sarà sottoposto al voto della commissione trasporti (Tran) questo mercoledì, ha come obiettivo di imporre una tassa ai trasportatori in base ai “danni” di cui sono responsabili. Inquinamento, ingorghi stradali, rumori, strade in pessimo stato, frequenti lavori di manutenzione: ecco un panorama delle strade europee. Oggi molti costi sono assunti dallo Stato, ma presto le regole potrebbero cambiare. Mercoledì 11 febbraio, la commissione parlamentare Tran (Trasporti e turismo) si pronuncerà sul progetto “eurovignette”. “Internalizzare” i costi esterni Gli utilizzatori dei trasporti hanno dei costi che sono direttamente legati all’uso dei loro mezzi di trasporto (carburante, assicurazione. ). Tali costi sono definiti “privati” in quanto sono pagati direttamente dall’utilizzatore. Quest’ultimo però genera altri tipi di costi, definiti costi esterni, di cui non se ne assume direttamente le spese, per esempio i costi derivanti dall’inquinamento, dai rumori, dalle emissioni di Co2. “Il settore dei trasporti deve fare uno sforzo per limitare i costi imposti alla società”, ha spiegato il deputato belga Saïd El Khadraoui (Pse), relatore della proposta. Secondo il deputato socialista bisognerebbe sviluppare un sistema nel quale i costi esterni siano assunti da quelli che li causano. Della stessa opinione, il compatriota Dirk Sterckx (Alde), strenuo difensore degli elementi del progetto iniziale della Commissione : “L’interesse è di far pagare agli utenti il vero prezzo e cioè il prezzo totale del trasporto”. Quali sono i costi esterni che devono essere assunti dai trasportatori? Su questo punto i deputati europei non hanno una visione omogenea. Il progetto iniziale prevedeva che tra i costi esterni fossero compresi l’inquinamento e il traffico stradale. “Gli ingorghi sono causati anche dalle auto. Tassare solo i camion non risolverebbe il problema”, ha dichiarato la deputata olandese Wortmann-kool (Ppe/de). Il relatore del progetto, Saïd El Khadraoui, ha proposto che gli ingorghi siano incorporati nella direttiva “a condizione che gli Stati membri si assicurino che gli altri veicoli, come ad esempio, le auto, siano sottoposti ad una tassa simile”. Per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica, l’eurodeputato El Khadraoui propone di integrare questo fattore solo nel caso in cui i costi non siano stati “internalizzati” in altro modo. Posizione del Consiglio Gli eurodeputati sono invece molto più unanimi circa il ricavato del progetto “eurovignette” che sarà destinato allo sviluppo di forme di trasporti alternativi o per creare veicoli ecologici. “ Potremmo migliorare le infrastrutture stradali. Una tassa sul rumore finanzierebbe per esempio la costruzione di muri anti rumore”, ha spiegato Hans Blockland (Id). Stavolta però è il Consiglio che non è molto d’accordo, la causa: le divergenze tra i ministri dei trasporti e i ministri delle finanze. Tra il Parlamento europeo e il Consiglio, co-legislatori di questo progetto, si prospettano delle lunghe negoziazioni. .  
   
 

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