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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2009
 
   
  DIPENDENZE.VALDEGAMBERI A VERONA INCONTRA OPERATORI ULLSS:”CREARE CULTURA RESPONSABILITA´ A PARTIRE DA FAMIGLIA;PROPONGO SERVIZIO CIVILE OBBLIGATORIO PER TUTTI I GIOVANI”

 
   
   Verona, 12 febbraio 2009 - “Il problema delle tossicodipendenze fra gli adolescenti e i giovani va affrontato alla radice, cioè a partire dalle famiglie. Non serve fermarsi come oggi si tende a fare all´aspetto della sicurezza o alla carenza di risorse per combattere il fenomeno. Il problema nasce nelle famiglie ed è lì che bisogna combatterlo. E´ necessario che i genitori inizino a mettere in discussione i modelli di comportamento sociale e culturale che vengono trasmessi ai figli: individualismo, apparenza, affermazione vuota di sé. Va valorizzato invece il senso di responsabilità nei giovani. Per questo chiederò al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanardi che sia istituito il servizio civile obbligatorio di sei mesi per tutti i giovani. Sarebbe un formidabile strumento per invertire i modelli di massa che i mass media e la società propinano ai giovani, modelli basati sul Grande Fratello e e sulle veline”. Lo ha detto l’Assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi incontrando stamani a Verona nella sede del Dipartimento per le dipendenze dell’Azienda Ulss n. 20 di Verona, gli operatori dei servizi (medici, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, infermieri) dei dipartimenti per le dipendenze delle Aziende sociosanitarie venete che hanno partecipato all’incontro di formazione sul tema “adolescenti e uso di sostanze: presa in carico e integrazione degli interventi operativi” promosso dall’Ulss n. 20. “Alla vigilia di una nuova stagione di programmazione delle attività con i piani triennali 2009-2011 e alla presenza di forti decurtazioni finanziarie che interessano sia il livello nazionale che quello regionale – ha detto Valdegamberi – bisogna puntare a rafforzare il dialogo tra strutture regionali e operatori per le dipendenze delle Aziende Ullss con l’istituzione di un tavolo di confronto specifico che porti l´azione delle strutture e dei servizi a prendere in carico tutto il contesto familiare e non solo il ragazzo o la ragazza che ha problemi con l´alcol e/o le droghe. Serve un´azione di lungo raggio e non la politica che io definisco del ´pronto soccorso sulle dipendenze´. Le maggiori risorse, tutte quelle che impiegheremmo, sempre di più, anche se fossero raddoppiate, non serviranno a nulla se non sono rimessi in discussione i modelli di questa società ipocrita. La realtà ci mostra che ci sono moltissimi giovani che non hanno problemi di dipendenze, che si impegnano nel sociale, che fanno crescere la loro vita in modo equilibrato e valido. Ma di questi giovani non si parla. E´ necessario un forte investimento culturale che faccia assumere ai giovani altri riferimenti di comportamento, di confronto con gli altri, di comunicazione con gli altri”. Valdegamberi ha ricordato che la Giunta veneta ha di recente deliberato uno stanziamento di 4 milioni di euro per il finanziamento nel 2008 del terzo anno di attività dei piani triennali compresi nel fondo regionale lotta alla droga 2006-2008. Il provvedimento è previsto dal Dpr 309/90 e dalla legge regionale 5/96. Nel triennio 2006-2008 la Giunta veneta ha assegnato oltre 13 milioni di euro per la realizzazione di progettualità socio-sanitarie in materia di dipendenza da sostanze d´abuso, oltre a stanziare annualmente 21 milioni di euro per l’assistenza presso le comunità terapeutiche. .  
   
 

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