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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Febbraio 2009
 
   
  ANCI: A POTENZA SU SCUOLA CHIESTO CONGELAMENTO ORGANICI

 
   
  Potenza, 16 febbraio 2009 - Si è svolto al Teatro Stabile di Potenza il convegno promosso dall’Anci su impulso del Delegato al Mezzogiorno Vito Santarsiero, Sindaco di Potenza sul tema del “Capitale umano e qualità dell´istruzione nei programmi di sviluppo territoriale, l’impatto delle recenti misure governative sull’organizzazione delle scuole nel Mezzogiorno". L´iniziativa ha inteso, fra l´altro, avviare la riflessione sull’impatto nel Mezzogiorno delle recenti misure adottate dal Governo in materia di dimensionamento della rete scolastica, con connessa riorganizzazione dei punti di erogazione del servizio scolastico. Erano presenti, oltre al Presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero e al Presidente Anci Puglia Lamacchia, anche il Presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, gli assessori alla Pubblica Istruzione del Comune di Napoli, del Comune di Foggia, del Comune di Potenza, il Presidente Nazionale Federsolidarietà di Confcooperative, Wilma Mazzocchi, Egidio Basile del Coordinamento dirigenti scolastici di Potenza, associazioni dei docenti, delle famiglie ed i Sindacati. Il Presidente Anci Basilicata Vito Santarsiero ha definito quello svoltosi oggi un convegno di svolta, in un momento in cui nel Sud uno dei grandi elementi di deficit è quello della conoscenza e della formazione. Tanti i dati resi noti nel corso del dibattito: tra quelli più inquietanti è stato detto che il 24% dei giovani al Sud abbandonano prematuramente gli studi a fronte del 15% nazionale; nel Mezzogiorno il 35% dei giovani ha scarsa competenza in lettura a fronte del 14,9% nel centro nord ed il 47,5% degli studenti nel Mezzogiorno ha scarse competenze in matematica a fronte del 19,3% del centro nord. Il Mezzogiorno – è stato detto nel corso del dibattito- per superare l’attuale crisi deve ripartire dal capitale umano e dall´istruzione. L’attuale normativa, hanno fatto notare in molti, penalizza ancora il Sud. Mentre al Nord resta tutelata la scuola a tempo pieno, al Sud si va verso le 24 ore settimanali. “La legge Gelmini –ha detto il Presidente Santarsiero- non pone la scuola al centro degli interessi del Paese, rispondendo solo a logiche di contenimento della spesa. Non punta alla riorganizzazione del sistema ma solo sui tagli al personale. La legge –ha continuato- propone un modello di scuola vecchia, non adeguato a vincere la scommessa dello sviluppo,lontano dai territori. La legge Gelmini insomma impoverisce ancora di più l’offerta formativa e rischia di peggiorare questi dati, aumentando ancora di più la forbice con il Nord. ”dalla discussione è stato evidenziato il rischio che, attraverso l’applicazione della legge Gelmini, si corre rispetto al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona. “E’ necessario –ha concluso Santarsiero- aprire un grande confronto che veda coinvolti tutti i soggetti istituzionali su questo tema e rimarcare la necessità che rimanga invariato il rapporto tra docenti e alunni su tutto il territorio nazionale puntando pertanto al congelamento degli organici. ” .  
   
 

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