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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Febbraio 2009
 
   
  ALEXANDER VONDRA E L´UMORISMO CECO

 
   
  Bruxelles, 16 febbraio 2009 - Alexandr "Saša" Vondra è nato a Praga nel 1961. Abbiamo incontrato Alexandr "Saša" Vondra, Vice Primo Ministro per gli Affari europei del governo di Topolanek dal 2007. Il suo movimentato esordio in politica risale al 1987 con la firma della Carta 77, una petizione di dissidenti contro il processo di normalizzazione dell´allora Cecoslovacchia. Nel 1989, in seguito ad una dimostrazione, fu arrestato e trascorse due mesi in prigione. Durante la "Rivoluzione di velluto" è stato uno dei co-fondatori del Forum civico, un movimento contestatario formato dai principali dissidenti cecoslovacchi tra cui il Presidente della Repubblica federale della Cecoslovacchia, divenuta poi Repubblica Ceca, Václav Havel (1989-2003). Dal 1990 al 1992 assunse la carica di consigliere per la politica estera del Presidente Václav Havel. Nel 1996 fu il principale negoziatore della dichiarazione ceco-tedesca e un anno dopo divenne Ambasciatore della Repubblica Ceca negli Stati Uniti, carica che ricoprì fino al 2001 prima di essere nominato responsabile per la preparazione del vertice Nato a Praga. Lei è una figura importante della politica ceca degli ultimi venti anni, ora si trova al timore dell´Unione europea. Come ci si sente? Molto bene, è divertente, noi siamo davvero entusiasti. Naturalmente all´inizio tutto è stato molto rapido, come in un vortice. La gestione della crisi del gas e quella di Gaza non ci hanno dato neanche il tempo di realizzare cosa ci stava succedendo. In ogni caso io preferisco questi "battesimi di fuoco" piuttosto che un inizio lento. Mi annoierei altrimenti. Le relazioni tra le presidenze del Consiglio e il Parlamento europeo non sono sempre facili e armoniose. Come sta andando finora con i deputati europei? Penso che tutto stia andando bene. Per me poi non è la prima volta al Parlamento europeo. Quest´autunno ho partecipato alle sessioni plenarie e ho sviluppato contatti con i principali attori. Credo che la comunicazione sia un elemento importante e un arricchimento per entrambe le parti. I deputati non sono troppo severi con voi? Il Parlamento europeo è un parlamento come un altro. Ogni membro vuole attenzione, soprattutto in questo periodo a pochi mesi delle elezioni. Per noi non c´è niente di nuovo. I media francesi hanno criticato la Repubblica Ceca per la sua impreparazione ad affrontare la crisi finanziaria mondiale e per la sua poca implicazione "europea". Il suo paese non fa parte, per esempio, della zona euro. Per quanto riguarda le critiche francesi, la scorsa settimana il Presidente Sarkozy ha dovuto affrontare le manifestazioni e gli scioperi di più di un milione di persone. Ha avuto quindi bisogno di raccontare qualcosa ai giornalisti, in politica funziona così. Noi non abbiamo nessun motivo per innervosirci. La Presidenza Ceca sta lavorando molto per portare a termine i suoi progetti e questo senza rovinare le finanze pubbliche dell´Europa. Non dobbiamo soccombere alle emozioni ma seguire in modo razionale il sentimento comune. Per quanto riguarda l´euro, tra un anno e mezzo ne potremo riparlare. Non siamo stati comunque i soli a essere alla testa della Presidenza del Consiglio pur non avendo adottato l´euro. Entropa, la controversa installazione dell´artista ceco David Cerny, ha attirato molta attenzione e molte reazioni. L´umorismo sembra far parte della Presidenza Ceca. L´umorismo fa parte della mentalità ceca e non solo della presidenza e poi un po´ d´umorismo non fa male a nessuno. Entropa è un´opera d´arte e come tale abbiamo voluto garantirne la libertà di espressione, senza apporre alcun limite. David Černý, l´autore, ha utilizzato questa libertà al 120%. Lui è un "massimalista" e non è la prima volta che con la sua opera lascia un segno. Ogni volta che vado al Consiglio, sono contento di vedere gruppi di persone fermi a guardare la nostra opera d´arte. Ridono, scherzano, reagiscono. Lo scopo di Entropa è proprio quello di provocare una reazione, si tratta di un lavoro artistico satirico e come tale fa parlare. In qualche modo quindi facilita la comunicazione. Può piacere come non piacere, l´arte è soggettiva. Sono sicuro che l´Europa é abbastanza forte da resistere ad Entropa. .  
   
 

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