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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Febbraio 2009
 
   
  FEDERALISMO, LOIERO: “LA CAMERA REINSERISCA NEL TESTO IL MEZZOGIORNO E L’INTESA FORTE CON LE REGIONI”

 
   
  Reggio Calabria, 16 febbraio 2009 - Il presidente della Regione Agazio Loiero si rivolge ai deputati affinché ristabiliscano due principi fondamentali nel testo della legge delega sul federalismo fiscale: il vincolo perequativo per il Mezzogiorno e l’intesa forte con le Regioni per l’approvazione dei decreti legislativi di attuazione. Il 12 febbraio si è tenuta la prima audizione dei rappresentanti regionali presso le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, a cui ha partecipato il vicepresidente Domenico Cersosimo. Per questo il presidente Loiero ha voluto mandare un messaggio al legislatore affinché il federalismo fiscale significhi sviluppo del Paese, giustizia economica e sociale tra le sue parti, contributo alla ripresa e al rilancio economico, perequazione e superamento dello squilibrio Nord-sud. “Il federalismo – ha detto Loiero - può essere una molla di consensi e di impegno se la collettività nazionale comprende che non si tratta di ripartire le risorse esistenti, con inevitabili danni e conflitti tra chi perde e chi guadagna, ma serve a creare le condizioni per lo sviluppo e la crescita. In America Barak Obama lancia il tema della difesa dell’ambiente e di grandi opere pubbliche. I drammatici eventi calabresi, che ripropongono un disastro ambientale frutto di decenni di mancati interventi, impongono di inserire nel progetto di federalismo fiscale una chiara normativa che preveda un’altrettanto chiara individuazione delle risorse. Il testo approvato dal Senato è insufficiente: una nota spese generica dei bisogni senza nessuna indicazione di quali siano le parti del Paese in sofferenza di quali siano gli squilibri. Soprattutto –ha continuato il presidente della Regione- non riafferma il parametro di spesa per gli investimenti: indirizzare l’85% al Mezzogiorno ed il 15% al Centro-nord, un rapporto finora inserito in varie norme”. “Inoltre, anche dal punto di vista della parità istituzionale - ha concluso Loiero - il testo licenziato al Senato contiene un grave arretramento rispetto a quanto scaturito dal confronto Regioni-governo e sempre confermato fino alla relazione in Aula. Si tratta della cosiddetta intesa forte, introdotta dalla legge La Loggia e che non consente atti unilaterali del Governo nel formulare i decreti legislativi. Perché è caduto questo principio fondamentale dell’accordo sottoscritto tra Governo e Regioni? Bisogna certo essere rispettosi sempre della volontà del Parlamento ma questioni così rilevanti non possono essere cambiate alla ‘chetichella’, senza una motivazione, un confronto, una spiegazione”. .  
   
 

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