Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Febbraio 2009
 
   
  ACCORDO STATO-REGIONI, UNA DICHIARAZIONE DELL´ASSESSORE PUGLIESE BARBIERI

 
   
  Bari, 16 Febbraio 2009 - Una dichiarazione dell’Assessore Regionale al Lavoro Marco Barbieri sull’accordo fra Stato e Regioni in materia di ammortizzatori sociali. "La natura altamente tecnica della materia degli ammortizzatori sociali ha determinato dichiarazioni e ricostruzioni imprecise sull’accordo fra Stato e Regioni raggiunto l’altra notte. Poiché ho rappresentato la Puglia nella trattativa, in continuo contatto con il Presidente Vendola, debbo fare alcune precisazioni". 1)La Puglia, come tutte le altre Regioni, ha messo a disposizione una somma ancora non quantificata, ma che ho valutato intorno ai 150 milioni di euro. Non “avrà” dunque 150 milioni, ma “darà” 150 milioni. È la prima volta, infatti, che incontriamo il Governo non per discutere quanto spetti alle Regioni, ma quanto le Regioni possono contribuire a uno sforzo economico che il Governo dichiara di non poter sopportare. E la cifra massima che le Regioni nel loro insieme metteranno a disposizione è di 2,7 miliardi. 2)Il Governo invece spenderà 5,35 miliardi di euro: ma di questi ben 4 sono tolti al Fas (fondo aree sottutilizzate), che dunque avrebbero dovuto andare per l’85% al Sud. È stato accolto il mio emendamento che impone per 2,4 miliardi di questi il rispetto della territorialità, ossia le indennità che saranno versate alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno perso il lavoro dovranno essere riservate per l’85% al Sud, e dentro questo per il 18% alla Puglia. Abbiamo insomma limitato, anche se non del tutto impedito, che l’emergenza sociale del Paese, e le indennità che dunque bisogna versare a chi rimane senza reddito, sia pagata con i soldi del Sud, come invece voleva il Governo. 3)La restante quota indicata dal Governo (1,4 miliardi) abbiamo chiesto che non fosse sottratta ad altri fondi statali che vengono versati da anni alle Regioni, e adoperati per l’obbligo formativo dei ragazzi che escono dalla scuola media, per l’apprendistato, per la formazione continua dei lavoratori. Su questo vi sono state rassicurazioni verbali, però non contenute nel testo dell’accordo. 4)L’accordo riguarda solo gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e mobilità) in deroga, e non quelli ordinariamente previste dalle leggi dello Stato (per esempio, la cassa integrazione dell’Ilva, della Sofim, ecc. ), che continueranno ad essere pagati unicamente con fondi nazionali: né potrebbe essere diversamente, per norme della Comunità Europea. Non è, insomma, una riforma degli ammortizzatori sociali, che il Governo si conferma non in grado di varare. 5)Nella legge 2/2009, all’art. 19, comma 9-bis, è previsto che il Governo, nell’attesa di accordi con le Regioni, anticipi una parte delle somme per la mobilità in deroga. Il Ministro Sacconi ha dichiarato al tavolo delle trattative che i decreti erano pronti, ma non li avrebbe firmati – violando la legge – se le Regioni non avessero firmato l’accordo. Nell’accordo abbiamo preteso che fosse prevista l’immediata emanazione di questi atti, per dare una risposta ai lavoratrici e alle lavoratrici interessati (in Puglia circa diecimila: emergenza Taranto, Tac salentino, ex Ccr di Bari, ecc. ). Mi aspetto che Sacconi abbia firmato nella giornata di ieri, mettendosi finalmente nella logica della responsabilità di fronte alle persone colpite dalla crisi, e della collaborazione fra le istituzioni, come hanno fatto le Regioni. 6)Non è vero, come ha dichiarato a un giornale - credo per una svista - il Ministro Fitto, che la parte di sostegno al reddito sia in capo al Governo (con i fondi di cui ho parlato prima). La parte di sostegno al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori è a carico anche delle Regioni. 7)Infine abbiamo chiesto al Governo quanto meno di non guadagnarci, evitando di tassare le somme che le Regioni verseranno agli interessati: abbiamo ottenuto solo “il Governo si impegna ad esaminare” la questione. In definitiva, un accordo equilibrato perché, di fronte ad un Governo che non ha e non sa dove prendere i soldi, si viene incontro – per senso di responsabilità istituzionale delle Regioni – ad un’emergenza sociale di persone rimaste senza lavoro e senza reddito, e perché i danni per il Mezzogiorno sono stati molto limitati. Per funzionare questo accordo richiederebbe quanto meno alcune modifiche tecniche alla legge 2/2009: ma su questo, durante la trattativa, il Governo ha rifiutato il confronto; e richiederebbe molto spirito di collaborazione, che purtroppo ripetute dichiarazioni di questi giorni del Ministro Sacconi hanno dimostrato non esserci. La Puglia farà la propria parte, nella convinzione – del Presidente Vendola, mia, della Giunta – che la collaborazione istituzionale per provare a risolvere i problemi drammatici che la crisi provoca nella vita delle persone venga molto prima delle polemiche politiche e della corsa all’appropriazione di meriti inesistenti". . .  
   
 

<<BACK