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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Febbraio 2009
 
   
  APPELLO AI PARTITI MINORI DALLA U. I. L. S. UNIONE IMPRENDITORI LAVORATORI SOCIALISTI

 
   
  Roma, 16 febbraio 2009 - La legge elettorale, recentemente approvata dalla Camera dei Deputati e in attesa del via definitivo da parte del Senato, introduce per le prossime elezioni europee lo sbarramento del 4%, penalizzando di fatto i partiti minori che difficilmente da soli potranno raggiungere la percentuale prevista e di conseguenza non potranno rappresentare tutti quei valori socio-culturali e di giustizia sociale di cui essi sono stati, sono e saranno sempre portatori. La nuova legge a nostro avviso è incostituzionale in quanto non tutela le minoranze e rende difficile l’avvicendamento e l’evoluzione politica attraverso la nascita di nuovi partiti ricchi di idee e di valori che potrebbero contribuire alla costruzione di una società più giusta ed equilibrata. Per questi motivi ci batteremo con tutte le nostre forze affinché nel Parlamento Europeo siano rappresentate anche le minoranze, portatrici di istanze e di idee in difesa delle classi sociali più deboli e meno protette. Perciò riteniamo che tutti i piccoli partiti e la classe politica che li rappresenta dovrebbero mettere da parte i loro particolarismi e fare corpo comune, animati da spirito di solidarietà e da senso civico, ed essere presenti nel Parlamento Europeo, in modo da far sentire in maniera autonoma ed autorevole la loro voce in piena libertà di coscienza. La Uils, pur consapevole delle difficoltà e degli ostacoli da superare, è fiduciosa che nel nome della libertà e della comune difesa dei diritti di ognuno si possa giungere ad un accordo elettorale tra coloro che vorrebbero partecipare alla consultazione europea che dovrebbero unirsi in questa circostanza, qualunque sia la loro vocazione e posizione politica, per vanificare una legge ingiusta e consentire la presenza di tutti nel nuovo Parlamento Europeo. Per queste ragioni ci rivolgiamo con senso di responsabilità a tutti coloro che condividono queste preoccupazioni, soprattutto ai mezzi di comunicazione di massa, affinché diffondano questo nostro messaggio, nella speranza di poter lavorare insieme nel reciproco interesse per il bene del Paese e l’affermazione dei diritti inalienabili di tutti i cittadini. .  
   
 

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