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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Febbraio 2009
 
   
  PARCO EOLICO: IL TAR ACCOGLIE IL RICORSO DI REGIONE MARCHE E COMUNITA`` MONTANA DI CAMERINO CONTRO IL BLOCCO DELLA SOPRINTENDENZA.

 
   
  Ancona, 18 Febbraio 2009 - Con una sentenza della scorsa settimana, il Tar delle Marche ha accolto la domanda di sospensiva da parte della Comunita` montana di Camerino, alla quale si e` aggiunta la Regione Marche, contro il decreto con cui la Soprintendenza ai Beni architettonici e al Paesaggio ha annullato lŽautorizzazione rilasciata dalla stessa Regione al parco eolico pubblico di 34 Mwe. A giudizio del Tar, data la rilevanza dellŽopera, il veto posto dalla Soprintendenza ha arrecato un grave pregiudizio agli Enti che hanno proposto il ricorso. Le argomentazioni portate dalla Soprintendenza, infatti, secondo il Tar sono andate oltre il semplice ruolo di verifica di eventuali difetti di istruttoria, andando a sindacare nel merito. UnŽattivita` che spetta invece per competenza alla Regione attraverso lŽapposita struttura che compie la valutazione dellŽimpatto dellŽimpianto sul paesaggio, mediante una complessa e approfondita procedura. Ora il Tar ha chiesto che la Sovrintendenza torni a pronunciarsi nuovamente sullŽautorizzazione rilasciata dalla Regione, fissando un termine di 45 giorni. ŽLa sentenza del Tar - sottolinea Amagliani Ž riconosce, quindi, quanto sostenuto anche in altre occasioni: non cŽe` stata da parte della Soprintendenza una corretta interpretazione delle norme e soprattutto dimostra di non conoscere il significato di collaborazione istituzionale, travalicando ruoli e attivita` con discutibili motivazioni a tutela del paesaggio. Le affermazioni della Sovrintendenza appaiono quindi generiche e assolutistiche quando ricorre al concetto di incompatibilita` senza appello del parco eolicoŽ. ŽAltro punto fondamentale e` che il Tar riconosce inoltre lŽestrema gravita` del veto della Sovrintendenza - prosegue Amagliani - in quanto posto contro lŽiter di realizzazione di unŽopera, evidentemente riconosciuta anche dal Tribunale amministrativo, fondamentale per il territorio regionale. Il parco eolico e`, infatti, un importante tassello delle strategie che permetteranno di raggiungere gli obiettivi del Pear. Al fine di diminuire il deficit di produzione di energia elettrica delle Marche e, allo stesso tempo, ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, e` ormai un imperativo puntare sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. Come dimostrano gli studi sul vento, nelle Marche lŽenergia eolica ha potenzialita` molto elevate e grazie alle complesse procedure di valutazione, gli impianti possono essere inseriti nel paesaggio regionale con un impatto minimo. Ž Le opportunita` offerte dal risparmio energetico e dellŽutilizzo delle fonti rinnovabili come il vento, sono enormi: creano nuova e duratura occupazione, generano investimenti e innovazione, permettono di contrastare le cause degli sconvolgimenti del clima, ci rendono meno dipendenti dalle fonti fossili e generano le condizioni per evitare lŽabbandono delle aree interne. ŽQuattro anni fa Ž conclude Amagliani - entrava in vigore il Protocollo di Kyoto e la Regione approvava il Pear. Oggi, mentre tutto il mondo parla di ŽGreen new dealŽ, dellŽopportunita` offerta dagli Žeco-investimentiŽ per un rilancio Ždiverso e sostenibileŽ dellŽeconomia, assistiamo stupefatti alla totale chiusura culturale di pezzi dello Stato e alla reiterazione di vecchie prassi tecniche, economiche e politiche, decisamente borboniche, che sicuramente non fanno bene agli interessi dei cittadini e del pianeta. Ž ŽNon si comprende quindi, questa forma di ostruzionismo da parte della Sovrintendenza contro lŽeolico, meglio sarebbe un intervento piu` determinato a tutela di monumenti, paesaggi e beni ambientali progressivamente assediati da micro e macro iniziative immobiliari nelle aree costiere e vallive. Ž .  
   
 

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