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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Febbraio 2009
 
   
  QUALI SARANNO I PROSSIMI SCENARI DELLŽECONOMIA EUROPEA?

 
   
  Bruxelles, 18 febbraio 2009 - LŽ11 e il 12 febbraio i deputati della commissione parlamentare Econ (Problemi economici e monetari) si sono incontrati con i loro omologhi nazionali, per discutere sul futuro dellŽeconomia europea e sulle azioni da intraprendere per proteggere lŽimpiego e la crescita in Europa. "Siamo di fronte ad una crisi globale. La nostra risposta deve essere rapida, efficace e mirata, ma al tempo stesso, coordinata e concertata", ha dichiarato, in apertura della riunione, la presidente dellŽEcon, Pervenche Bères (Pse). Oltre ai deputati europei e nazionali, hanno partecipato a questi due giorni di dibattito i rappresentanti della Commissione europea, della Presidenza ceca dellŽUe e della Bce (Banca Centrale Europea). Quali saranno le nuove strategie da adottare per uscire dalla crisi? Che ruolo avrà la Bce nel rilanciare lŽeconomia europea? Coordinazione e non protezionismo LŽeconomia europea è in profonda recessione. Il commissario europeo per gli affari economici e monetari, Joaquín Almunia, non ha nascosto la sua preoccupazione per la gravità della situazione: "Siamo determinati a proteggere la nostra economia e i posti di lavoro, ma sarebbe assurdo parlare di protezionismo. Questa non è certamente la soluzione migliore". "Il protezionismo conduce dritto allŽinferno", ha affermato il Ministro delle Finanze della Repubblica Ceca, Miroslav Kalousek, in linea con le idee del commissario Almunia, che ha continuato dicendo che "nessun Paese può pensare di vivere isolato, senza aver bisogno degli altri. I populisti sono sedotti da questa idea ma noi non possiamo permetterci di scegliere la facilità". Un nuovo sistema di vigilanza finanziaria - Pervenche Berès (Pse), vice-presidente della riunione, ha sottolineato lŽimportanza di migliorare la vigilanza finanziaria allŽinterno dellŽUnione europea, proponendo un sistema ispirato al modello europeo delle banche centrali che permetterebbe la necessaria sinergia tra le competenze nazionali e lŽintegrazione europea dei sistemi di sanzione. Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo della Bce, ha affermato che questo ruolo di vigilanza dovrebbe essere attribuito alla Bce: "Il coordinamento in Europa sarebbe credibile solo se fondato su unŽistituzione capace di offrire e garantire la riservatezza, lŽindipendenza e lŽefficienza del processo decisionale (…) QuestŽistituzione esiste, è la Bce e per la zona euro lŽEurosistema". La supervisione della Bce avrebbe inoltre il vantaggio di non comportare nessuna modifica del Trattato, che sarebbe invece necessaria nel caso della creazione di un nuovo organo". Per garantire una maggiore coerenza a livello degli Stati membri economicamente divergenti, la deputata Pervenche Berès ha proposto inoltre di istituire un Fondo monetario della zona euro, "un sistema efficiente e proattivo per la sorveglianza multilaterale", che dovrebbe incoraggiare gli Stati membri a non superare il debito pubblico di oltre il 60 per cento del loro Pil. .  
   
 

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