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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Febbraio 2009 |
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IL NUOVO PIANO D’AZIONE COMUNITARIO: UN’ANCORA DI SALVEZZA PER GLI SQUALI L’ATTESA INIZIATIVA DELLA COMMISSIONE EUROPEA MIRA A PORRE FINE ALLA PESCA ECCESSIVA, A GARANTIRE LA PROTEZIONE DELLE SPECIE A RISCHIO E A RAFFORZARE IL DIVIETO DI FINNING
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Bruxelles - Shark Alliance annuncia la pubblicazione da parte della Commissione Europea del Piano d’azione per la conservazione degli squali, che apre la strada a importanti miglioramenti nelle politiche comunitarie per la pesca e per la protezione degli squali. Il Piano è volto a migliorare le informazioni sulla pesca degli squali, a porre fine alla loro pesca eccessiva, a prestare maggiore attenzione alle specie di squali a rischio di estinzione e ad eliminare le scappatoie nel divieto europeo sul finning (la dannosa pratica che consiste nell’asportare le pinne dello squalo per poi gettare la carcassa in mare). Il Piano d’Azione comunitario per gli squali prevede una serie di interventi a livello nazionale, europeo e internazionale. “La pubblicazione del Piano d’Azione comunitario è un importante passo avanti nella conservazione degli squali nelle acque comunitarie ed extracomunitarie” ha dichiarato Sonja Fordham, direttore per le politiche di Shark Alliance. “Il Piano si impegna a porre limiti sulla pesca degli squali basati su dati scientifici, a promuovere la protezione delle specie a rischio e a imporre un divieto di finning più severo. Ciò è fondamentale per assicurare un futuro migliore ad alcune delle specie di animali più vulnerabili e trascurate d’Europa. ” I ministri europei responsabili per la pesca intendono presentare le “Conclusioni del Consiglio” sul Piano in occasione del Consiglio Agricoltura e Pesca che si terrà ad aprile. Compito della Commissione Europea è elaborare regolamenti che rendano più severe le attuali normative sulla pesca, come quelle riguardanti il divieto di finning e i limiti sulle catture. “Il successo del Piano d’Azione comunitario per gli squali dipende da una risposta pronta da parte della Commissione, che si deve tradurre in iniziative concrete, e dalla cooperazione degli Stati membri che dovranno recepire e porre in vigore le nuove direttive” - ha aggiunto Fordham - “Invitiamo caldamente tutti i ministri europei responsabili per la pesca a sostenere attivamente la rapida messa in atto del Piano d’azione, secondo quanto raccomandato dagli studi scientifici e dall’approccio cautelativo. ” . . |
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