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Notiziario Marketpress di
Lunedì 23 Febbraio 2009 |
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IN SICILIA RIUNIONE PER RILANCIO AZIENDE CONFISCATE
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Palermo, 23 febbraio 2009 LŽassessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, responsabile dellŽUnità di crisi del governo regionale per la gestione delle emergenze occupazionali, ha organizzato una riunione, per il 24 febbraio, nella sede della Riela Group, in contrada Cerzulla di Piano Tavola, a Belpasso (Ct), per affrontare i problemi legati alla salvaguardia dei livelli occupazionali nelle aziende confiscate alla mafia, in Sicilia. Alla riunione, Incardona ha invitato gli assessori allŽIndustria e al Bilancio della Regione siciliana, Pippo Gianni e Michele Cimino, i rappresentanti della prefettura di Catania, dellŽAgenzia del Demanio, di Italia Lavoro, di Confindustria, della Federazione regionale dellŽArtigianato, di Api Sicilia, della Federazione del Commercio, di Confesercenti, dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, della Coldiretti, di Confagricoltura, della Confederazione Italiana degli Agricoltori, della Legacoop, di Confccoperative, dellŽAgci e dellŽUnci. Le aziende del gruppo Riela, D & D Italia Srl, F. Lli Riela e Impresa individuale Riela Francesco, confiscate con decreto del tribunale di Catania, impiegano, complessivamente 25 dipendenti. Attualmente sono gestite dallŽAgenzia del Demanio, che si avvale dellassistenza tecnica di Italialavoro per il monitoraggio dei lavoratori e il rilancio del piano aziendale. Dopo la confisca, il gruppo ha subito un drastico calo delle commesse, che ne ha messo a repentaglio la sopravvivenza. La Riela - dice Incardona - è una delle 27 aziende siciliane confiscate alla mafia, che faticano a reinserirsi nel circuito legale dellŽeconomia. La riunione di martedì 24 ha lo scopo di verificare, insieme alle istituzioni, al mondo delle imprese e al sindacato, come sostenere queste aziende e salvaguardare lŽoccupazione dei 459 dipendenti. Riuscire nellŽobiettivo di rilanciarle e di salvare posti di lavoro, avrebbe grande rilevanza, sul piano concreto e su quello simbolico perchè sarebbe una vittoria dello Stato nella lotta alla mafia. Su questo fronte, istituzioni, imprese e lavoratori devono dare un concreto e reale segnale di collaborazione". . |
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