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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Febbraio 2009
 
   
  SANDRI (VENETO) E KOSIC (FVG) SCRIVONO A SOTTOSEGRETARI SU FORMAZIONE SPECIALITA’ MEDICHE. SANDRI: “SERVE PIU’ ATTENZIONE ALLE REALI NECESSITA’ DELLE REGIONI”

 
   
  Venezia, 23 febbraio 2009 - Gli Assessori regionali alla Sanità del Veneto, Sandro Sandri, e del Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic, hanno scritto ai Sottosegretari alla Salute Ferruccio Fazio e Francesca Martini una lettera congiunta in materia di attribuzione dei contratti di formazione delle specialità mediche, chiedendo, in particolare, che nel Decreto nazionale di attribuzione di tali contratti, prossimo all’adozione, si tenga conto quanto più possibile dell’effettivo fabbisogno rilevato dalla Regioni. Sandri e Kosic, nella loro lettera, rilevano con preoccupazione “la circostanza, verificatasi in passato, dell’attribuzione di un numero di contratti in esubero rispetto alle necessità di alcune specialità, ancorchè in presenza di una quota di fabbisogno di professionalità non soddisfatto” e rappresentano “l’esigenza che i fabbisogni numerici concordati a livello locale tra Regioni e Università, e successivamente espressi ai Dicasteri competenti, risultino coincidenti, al fine di contenere le disomogeneità finora verificatesi e nell’auspicio che l’esito delle procedure in argomento consenta di reperire le professionalità e le risorse per una gestione efficace e sostenibile del sistema di assistenza sanitaria”. “Questa importante azione comune – fa notare Sandri – è un esito immediato del vertice che abbiamo tenuto ieri a Mestre, incontrando anche gli esponenti delle Università venete e friulane. Proprio da qui sono emerse delle evidenti incongruità tra i fabbisogni formativi individuati nelle nostre Regioni in accordo con le Università, e i contratti di formazione delle specialità mediche che ci vengono assegnati a livello nazionale. Mi sembrerebbe sensato – aggiunge Sandri – che si tenesse maggiormente conto delle reali necessità, che nessuno meglio delle Regioni può individuare nei propri territori, in collaborazione con le proprie Università. Non ha infatti senso che vengano assegnati in giro per l’Italia contratti per specialità di cui non c’è bisogno, mentre quelle che servono rimangono scoperte, come in molti casi nel nostro Veneto. Sono certo – conclude Sandri – che questo nostro appello verrà valutato con la necessaria attenzione: in fondo è interesse di tutti, tanto delle Regioni, quanto del Governo, che i contratti di specialità attivati corrispondano alle reali necessità e non ad altri criteri”. .  
   
 

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