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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Settembre 2006
 
   
  MEZZO MILIONE DI TOSCANI OGNI GIORNO IN TRENO E’ L’OBIETTIVO CHE LA REGIONE TOSCANA VUOL RAGGIUNGERE ENTRO IL 2015 CON UNA MOBILITÀ CHE SFRUTTI AL MEGLIO MEZZI E STRUTTURE. L’ALTA VELOCITÀ SARÀ FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DELL’INTERO SISTEMA.

 
   
  Carrara, 25 settembre 2006 - Il titolo del convegno “ Le Regioni e il futuro del Trasporto Pubblico Locale” che si è svolto a Carrarafiere nell’ambito di Mobility Show, la folla delle grandi occasioni, in particolare gli amministratori pubblici ed i manager delle aziende di trasporto pubblico di tutta Italia, interessati a discutere un problema determinante per la mobilità delle persone ma anche per un corretto sviluppo di un settore che deve trovare una coesistenza “virtuosa” con l’ambiente coniugando velocità negli spostamenti con ecologia e disponibilità di infrastrutture. Il convegno, curato da Federmobilità e dalla regione Toscana, ha avuto fra i relatori il di Pisa Paolo Fontanelli (presidente di Anci Toscana) e il sindaco di Massa Fabrizio Neri, che hanno illustrato problematiche affrontate in questo settore ed è stato l’occasione per approfondire alcuni temi che vedono la Toscana all’avanguardia. La Toscana, infatti è l’unica regione che sia riuscita a liberalizzare il servizio di trasporto pubblico in tutte le sue città compreso il capoluogo anticipando il nuovo corso che si è aperto con il recente decreto Bersani. Già nel 2001 aveva già previsto i “servizi autorizzati” ovvero la possibilità data al privato, che si assume il rischio d’impresa, di svolgere un servizio pubblico. Un risultato che l’assessore ai trasporti Riccardo Conti ha illustrato intervenendo al convegno sottolineando che “Il segnale che arriva dal governo è chiaro: l’utente è al primo posto ed in questa logica non ha senso dibattere sull’utilità o meno delle liberalizzazioni e tanto meno serve rifugiarsi nel passato a difesa di vecchie logiche monopolistiche. La vera risposta degli amministratori – ha detto Conti – sta nel cogliere l’elemento essenziale della riforma del trasporto pubblico locale e cioè il legame stretto che c’è tra governo della mobilità, trasporto pubblico e pianificazione urbanistica”. La gestione del territorio come elemento strettamente connesso allo sviluppo dei trasporti locali è stato ripreso e ribadito da diversi relatori che hanno sottolineato come i due temi siano strettamente legati: è insufficiente spendere centinaia di milioni l’anno per far girare i bus se poi non si realizzano corsie preferenziali o le strade non stanno al passo delle sviluppo urbanistico e demografico. Il rischio, alla fine, è quello di avere pullman che viaggiano a quindici chilometri all’ora od anche meno. “Servono politiche integrate destinando risorse prioritariamente ai centri urbani senza dimenticare la domanda debole, da consolidare con servizi innovativi e più efficienti come i prontobus. Lo scopo della riforma - ha sostenuto ancora l’assessore Conti, tornando sul tema delle ‘liberalizzazioni – non è la concorrenza in sé: le gare sono solo strumenti per migliorare il livello di servizio e la soddisfazione dei cittadini, garantire l’utilizzo ottimale ed efficace delle risorse esistenti ed assicurare un flusso continuo di conoscenze tramite la gestione dei contratti di servizio”. In queste settimane è iniziata una riflessione sui risultati conseguiti ed emerge la necessità di riflettere sulla necessità di superare la dimensione provinciale per le prossime gare ed una piena integrazione tra ferrovia e trasporto su gomma, saranno perciò necessari gestori più forti e preparati, capaci di fare squadra. Tutto questo ancora una volta porterà a migliorare il servizio e ad una ulteriore riduzione dell’inquinamento e dei costi sociali imputati alla mobilità. “L’alta velocità – secondo Conti – è l’unica vera chance che abbiamo per riuscire a sviluppare il sevizio ferroviario regionale che in questi anni è cresciuto perchè siamo venuti incontro ai pendolari e l’utenza è passata da 160 mila a 200 mila toscani che si spostano e viaggiano ogni giorno in treno. Con il completamento del nodo fiorentino dell’Alta velocità vogliamo arrivare a 500 mila utenti nel 2015”. Tutto questo aiuterà a decongestionare le strade guardando alla mobilità ed alla velocità come elementi primari. Concludendo i lavori anche Alfredo Peri, presidente di Federmobilità ed assessore ai trasporti della regione Emilia Romagna ha sottolineato la necessità di una “urgente definizione normativa con una armonizzazione delle ultime disposizioni che hanno interessato il settore con il contesto nazionale ed europeo di riferimento” ed ha poi sottolineato con forza che “ con la legge finanziaria del 2007 si faccia fronte, una volta per tutte, alla cronica carenza di risorse che oggettivamente impediscono il potenziamento e lo sviluppo del Pl. ” In tale senso ha anche auspicato la ripresa di una discussione nazionale sulla fiscalità al fine di assicurare a regioni province fonti certe di finanziamento per un settore che deve essere compreso obbligatoriamente fra le priorità nazionali. . . .  
   
 

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