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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Febbraio 2009
 
   
  QUOTE LATTE, FERRAZZI: REGIONI INSODISFATTE DA ZAIA EMENDAMENTI FIRMATI ALL´UNANIMITA´, MA IL MINISTRO DICE NO

 
   
  Milano - Le Regioni italiane hanno approvato oggi all´unanimità una serie di emendamenti condivisi e hanno sottoposto al ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, un documento congiunto contenente le loro proposte migliorative per il decreto legge sulle quote latte. "Si tratta - afferma Luca Daniel Ferrazzi, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia - di un´intesa completa, che mai finora era stata raggiunta a livello nazionale ed è il risultato di giorni di lavoro intenso, durante il quale sia io sia i miei colleghi ci siamo impegnati per dare voce alla base del nostro mondo produttivo, quella base che in tutti questi anni ha lavorato in condizioni difficili, a costo di pesanti sacrifici economici, ma sempre nel rispetto della legalità. Si tratta di migliaia di aziende che, senza le dovute correzioni al decreto legge, rischierebbero di essere fortemente penalizzate, per non dire beffate, dalle nuove regole". "Dobbiamo purtroppo prendere atto - continua Ferrazzi - che il ministro, pur mostrandosi favorevole alla possibilità di accogliere alcuni emendamenti tecnici da noi presentati, ha espresso il suo no definitivo a cambiare posizione in merito alla rinuncia dei contenziosi con la Pubblica Amministrazione come condizione necessaria per poter accedere a qualunque beneficio previsto dal decreto, sia in termine di assegnazione di quote sia di rateizzazione del prelievo pregresso. In questo modo la Regione Lombardia, al pari di tutte le altre, non può che esprimere profonda insoddisfazione, dato che la proposta era da noi ritenuta fondamentale". Tra gli altri emendamenti presentati oggi dalle Regioni, si chiede inoltre l´esclusione dall´assegnazione di quote di chi ha venduto quota nel passato, prevedendo eventualmente "un recupero" delle aziende che abbiano riacquistato la quota (in una misura pari almeno all´80%). Si prevede poi che l´assegnazione di quota a favore degli affitti venga spostata al secondo posto di priorità (dopo il taglio della quota B). "Spiace constatare - ricorda Ferrazzi - che mentre in Europa un singolo punto percentuale di aumento annuale verrà messo a disposizione di chi è in regola, consentendo una crescita produttiva, in Italia si è deciso di concentrare il 5% di quota aggiuntiva per risolvere situazioni pregresse, impedendo di fatto aumenti lo sviluppo produttivo delle aziende in regola, in pieno contrasto con lo spirito della legge n. 119". "A questo punto - conclude Ferrazzi - la Conferenza Stato-regioni lavorerà per presentare a tutti i livelli istituzionali possibili le proprie posizioni, confidando anche nella sensibilità dei parlamentari affinché in sede di conversione possano contribuire ai necessari cambiamenti di un decreto che, a detta di tutte le realtà territoriali produttive e amministrative, penalizza soprattutto la maggioranza di allevatori che hanno sempre rispettato le regole. Solo così lo spirito del decreto, pensato per chiudere definitivamente una partita dolorosa e complicata per il settore, potrà essere davvero stato colto fino in fondo". .  
   
 

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