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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Febbraio 2009
 
   
  BOLZANO: MEDIAZIONE INTERCULTURALE, PRESENTATO UNO STUDIO

 
   
  Bolzano, 24 febbraio 2009 - Il ruolo e l´importanza di una nuova figura professionale, quella del mediatore interculturale, all´interno di una società che, anche in Alto Adige, sta diventando sempre più multietnica. Questo il contenuto di un volume pubblicato dalla Formazione professionale italiana, tedesca e ladina, che a marzo daranno il via ad un nuovo corso per mediatori. Il mediatore interculturale, inserito per la prima volta nell´ordinamento italiano dalla legge Turco-napolitano del 1998, è ormai diventato un punto di riferimento importante per tutte le politiche di integrazione sociale nel campo dell´immigrazione. Anche l´Alto Adige, come dimostrano le recenti statistiche dell´Astat, sta diventando una terra multietnica: dai 9. 500 stranieri del 1996 si è passati ai 33mila di fine 2007. I due terzi degli stranieri presenti nella nostra provincia sono extracomunitari, la cui incidenza sulla popolazione locale sfiora ormai il 7%: una cifra superiore a quella degli altoatesini di madrelingua ladina. "In quest´ottica - ha sottolineato l´assessore Barbara Repetto - è sempre più importante il ruolo dei mediatori interculturali, figure professionali insostituibili nei settori della scuola, dell´educazione, del sociale e della sanità. Il loro compito è quello di favorire la convivenza pacifica e la coesione sociale, attutendo le interferenze dovute ai problemi linguistici e delle differenti culture di provenienza". Anche in Alto Adige i rapporti dell´Osservatorio provinciale sulle immigrazioni segnalano la presenza di resistenze dirette e indirette nei confronti degli stranieri, e il potenziamento della mediazione interculturale potrebbe favorire la ricerca di quel punto di equilibrio tra uguaglianza delle opportunità e uguaglianza dei doveri. Per favorire la formazione di queste fondamentali figure professionali, i Centri di formazione professionale italiana e tedesca, organizzano anche quest´annno un corso che consente di ottenere la qualifica di "mediatore/trice interculturale". Il corso, che prenderà il via ai primi di marzo, è riservato a 18 cittadini, stranieri o italiani, con adeguate conoscenza delle lingue delle nuove minoranze. Sono previste 800 ore di lezione, 300 delle quali di tirocinio "sul campo". "L´invito a tutte le istituzioni - ha concluso la Repetto - a partire dalle scuole, è quello di affidarsi sempre di più a coloro che hanno ottenuto la qualifica professionale in Alto Adige". Il volume "Mediazione interculturale in ambito educativo e culturale", curato da Ingrid Facchinelli, oltre ad uno sguardo riassuntivo sulla situazione migratoria in provincia di Bolzano, raccoglie una parte del materiale teorico e pratico delle lezioni affrontate durante il corso. .  
   
 

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