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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Febbraio 2009
 
   
  PEDEMONTANA LOMBARDA: QUOTA ASPI VENDUTA NEL 2007 PER NON PENALIZZARE L’ITER DELL’OPERA

 
   
   Roma, 24 febbraio 2008 - In riferimento a un articolo pubblicato ieri, dal titolo “Pedemontana, la sbarra dei Benetton”, Autostrade per l’Italia precisa che quanto riportato - in particolare nel titolo e nel sottotitolo - non corrisponde assolutamente alla realtà dei fatti. Autostrade per l’Italia ha venduto la propria partecipazione in Pedemontana Lombarda nel 2007, al tempo del conflitto con l’allora Ministro Di Pietro sulla riforma delle concessioni, appunto per evitare che tale conflitto tra la Società e il Governo potesse penalizzare l’iter del progetto. Ciò proprio a dimostrazione della volontà di non ostacolare in alcun modo l’opera. Circa l’ipotesi di rientro nel capitale di Pedemontana Lombarda, Autostrade per l’Italia ha più volte pubblicamente manifestato il proprio interesse, legandolo però alla concretizzazione di un più ampio progetto di aggregazione delle partecipazioni lombarde (Pedemontana Lombarda, Tem, ecc) in una holding che vedesse come azionisti i principali operatori presenti sul territorio. Peraltro già nello scorso mese di maggio, in un’intervista al Sole 24 Ore, l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci aveva sottolineato che il problema principale in Lombardia è rappresentato dalla frammentazione di soggetti industriali, finanziari e istituzionali coinvolti, con conseguente dispersione di energie e risorse. A tale riguardo, aveva auspicato la creazione di un soggetto unitario, al quale Autostrade per l’Italia e altri soggetti avrebbero potuto conferire quote azionarie detenute nelle società autostradali lombarde. Autostrade per l’Italia ritiene infatti che la frammentazione di ruoli/partecipazioni e centri decisionali sia uno dei problemi da superare nel nostro Paese. Quanto sopra nella convinzione di aver chiarito la posizione dell’Azienda, che peraltro non è mai cambiata in questi mesi. .  
   
 

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