Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 24 Febbraio 2009
 
   
  SALUTE: RESPONSABILITÀ E CONDIVISIONE PROGETTUALE

 
   
  Udine, 24 febbraio 2009 - Per garantire la salute e il "ben-essere" di tutti i cittadini, in una fase in cui i costi sono crescenti ma le risorse non sono certo infinite, occorre un salto di qualità da parte di tutti i diversi "attori" del sistema: dallo Stato, alle Regioni, agli Enti locali, alle Aziende, ai professionisti, fino alle associazioni di volontariato. Occorre una condivisone progettuale di largo respiro, che sappia sempre entrare nel merito delle questioni, uscendo da una logica localistica per abbracciare una programmazione non più solo regionale ma anche interregionale, e non solo annuale ma pluriennale. È stato soprattutto un richiamo alla responsabilità quello fatto dall´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, nel suo intervento, a Udine, alla giornata di riflessione e approfondimento su "Federalismo sanitario e continuità dell´assistenza", promossa da Federsanità Anci di Friuli Venezia Giulia e Veneto, e a cui hanno preso parte, assieme all´assessore alla Sanità del Veneto Sandro Sandri, i presidenti di Federsanità delle due regioni, Giuseppe Napoli e Roberto Vendrasco, manager della sanità e amministratori locali. Ricordando che la Regione sta predisponendo il prossimo Piano sociosanitario, cui tutti sono chiamati a contribuire partendo dal Libro Verde che sarà presentato giovedì per aprire un momento di riflessione, di confronto e di dibattito, l´assessore Kosic ha evidenziato che per far fronte alla crescente domanda di salute, di prestazioni di qualità in tempi ragionevoli, di continuità delle cure nel caso di patologie complesse o debilitanti, il sistema deve sapersi innovare. E il Friuli Venezia Giulia saprà di certo affrontare al meglio questa sfida, individuando le migliori soluzioni e i più opportuni modelli organizzativi, tenendo conto della sostenibilità complessiva. Modelli organizzativi che sempre più consistono nel saper investire nella formazione del personale e nelle nuove tecnologie, ma anche nel saper favorire le relazioni e l´integrazione tra strutture e professionisti per sviluppare un´efficiente rete di servizi per poter prendere in carico un paziente nella fase acuta di una malattia e gestire nel quotidiano le cronicità e la non autosufficienza. Modelli organizzativi che oggi passano sempre più anche dalla positiva collaborazione avviata tra le due Regioni, Veneto e Friuli Venezia Giulia, e dallo scambio di esperienze che si già sta attuando, come richiamato anche dall´assessore Sandri. E proprio dalla collaborazione tra sistemi sanitari e sociosanitari delle due Regioni è nato un modello di riferimento fondato sulla valutazione dei risultati di salute per la presa in carico del paziente cronico, proposto da Federsanità, federazioni del Veneto e del Fvg. Presentato oggi, e basato sull´analisi di una patologia come l´ictus che è una delle più importanti cause di morte ma anche di disabilità, dedica particolare attenzione alla continuità delle cure, il cui presupposto è - come ha precisato Giuseppe Napoli, l´integrazione tra i diversi "attori", con un´offerta di servizi che deve essere omogenea, dai monti al mare, basata sia su strutture di eccellenza che su ospedali di rete e su servizi sociosanitari territoriali. Da Napoli non è mancato, poi, un riferimento al federalismo sanitario, che deve essere, anch´esso, di responsabilità per tutti gli amministratori di tutte le regioni. .  
   
 

<<BACK