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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Febbraio 2009
 
   
  MEDIOBANCA SEMESTRALE AL 31 DICEMBRE 20081 L’UTILE NETTO (A 100M DA 640M) SCONTA L’IMPATTO DEI MERCATI (CIRCA 430M) SUL PORTAFOGLIO AZIONARIO

 
   
   Milano, 25 febbraio 2009 - Si è riunito ieri, sotto la presidenza di Cesare Geronzi, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato la relazione semestrale al 31 dicembre scorso del Gruppo Mediobanca, illustrata dall’ Amministratore Delegato Alberto Nagel e dal Direttore Generale Renato Pagliaro. Risultati consolidati - I risultati del semestre sono stati condizionati, da un lato, dall’aggravarsi della crisi dei mercati, dall’altro dal confronto con un corrispondente periodo del passato esercizio particolarmente favorevole. Il Gruppo ha comunque registrato una buona tenuta (-13%) dei ricavi dell’attività bancaria e, in particolare, del margine d’interesse e delle commissioni nette che rimangono complessivamente stabili (-5%). Lo scenario congiunturale ha invece impattato negativamente sul risultato netto (sceso da 639,9 a 100,3mln) per effetto delle rilevanti rettifiche sul portafoglio titoli e partecipazioni (281,2mln) e del minor apporto (per 147mln) delle partecipazioni ad equity. In dettaglio: il margine di interesse cresce del 3,2% (da 412,5 a 425,7mln) beneficiando dell’apporto dell’attività wholesale (+18,5%) che ha assorbito il calo del segmento retail, più esposto alla crescita puntuale del costo della raccolta; i profitti da negoziazione calano da 259,4 a 172,7mln scontando il minor, ma tuttavia positivo, apporto dell’attività di trading (da 77,8 a 7,2mln) e proventi da cessione di titoli disponibili per la vendita in flessione da 181,7 a 165,4mln; le commissioni ed altri proventi diminuiscono del 17,8% (da 274,7 a 225,8mln) saldo tra l’incremento della componente retail (+24%) e il rallentamento di corporate e investment banking (–34%) e private banking (–24%); l’apporto delle società consolidate ad equity si riduce da 262,1 a 115,1mln per i minori utili di Assicurazioni Generali, anch’essi in parte correlati alla riduzione di valore degli asset finanziari. I costi registrano una crescita del 15,1% (da 294,6 a 339,1mln) equamente attribuibile al rafforzamento dell’organico (259 collaboratori in più) e ai maggiori costi operativi (da 147mln a 170mln). L’aumento sconta i costi di avvio di Chebanca! e lo sviluppo estero della Capogruppo (per circa 60mln) al netto dei quali la voce segnerebbe una riduzione del 5% (ripartita rispettivamente -3% nel Cib e -6% nel Rpb). Le rettifiche di valore su crediti riflettono il peggioramento congiunturale con un aumento da 129,3 a 207,1mln e riguardano per 140,2mln i servizi finanziari alle famiglie (+22,7%), per 44,8mln (10,2mln) il wholesale banking e per 22,1mln (4,9mln) il leasing. Le rettifiche su altre attività finanziarie (281,2mln) riguardano per 144mln le partecipazioni in Telco/telecom, per 63 mln quella in Rcs Mediagroup e per i residui 74,1mln azioni del portafoglio disponibile per la vendita. Oltre a queste rettifiche il portafoglio titoli disponibili per la vendita ha scontato altresì un allineamento negativo di 450,3mln (di cui circa 70mln riferibili al comparto fixed income) confluito tra le riserve di patrimonio netto. Le imposte scontano un beneficio straordinario di circa 46mln connesso all’affrancamento dei valori di avviamenti iscritti in bilancio da Compass dopo la fusione di Linea ed Equilon, in applicazione dall’art. 15, comma 10 del D. Lgs. N. 185/08. Per singola area, nel semestre si segnala la tenuta dei ricavi del Cib (468,8mln contro 588,3mln) – per effetto del positivo andamento del margine di interesse (+12,7% da 157,8 a 177,8mln) – e del Rpb (381,3mln contro 385,1mln) attribuibile alla crescita delle commissioni (+5,4%, da 114,5 a 120,7mln). Il Principal Investing salda invece con una perdita di 97,7mln (rispetto ad un utile dello scorso anno di 250,7mln) per effetto delle già riferite svalutazioni Telco/telecom e Rcs Mediagroup nonché del ridotto apporto degli utili Generali. Tra gli aggregati patrimoniali si segnala la salvaguardia di una forte posizione di liquidità che beneficia della raccolta in aumento del 5,9% (da 45,6 a 48,3mld) che finanzia i maggiori impieghi (+5,8%, da 34,6 a 36,6mld); gli attivi di tesoreria rimangono quindi stabili a 10,2mld, mentre scendono i titoli disponibili per la vendita (da 3,8 a 3mld) e le partecipazioni (da 2,8 a 2,6mld) per effetto della riduzione dei corsi di borsa (450,3mln) e delle svalutazioni (281,2mln). Resta confermato l’assenza dal bilancio del Gruppo di asset cd. “tossici” (posizioni in mutui subprime, o Alt-a statunitensi, in Cdo e Clo). Il patrimonio netto diminuisce di 272,3mln (da 5. 729,1 a 5. 456,8mln) malgrado l’accantonamento dell’utile non distribuito dell’esercizio precedente (492,3mln), per la riduzione (655mln) delle riserve da valutazione del Gruppo e l’apporto negativo dell’applicazione dell’equity method alle partecipate (111mln). L’andamento delle riserve da valutazione condiziona il patrimonio di base ed il patrimonio di vigilanza che scendono rispettivamente da 5. 670 a 5. 245mln e da 6. 536 a 6. 062mln. La riduzione degli attivi ponderati permette comunque di mantenere invariati i coefficienti patrimoniali: Core Tier 1 ratio al 10,2% (10,3% a giugno 2008) e Total capital ratio al 11,8% (11,9% a giugno 2008). Risultati divisionali - Corporate & Investment Banking (“Cib”) pSaldi patrimoniali in significativa crescita: impieghi2 +8% (a 24,5mld da 22,8 a giugno 08); raccolta +11% (a 40,3mld da 36,2mld di giugno); impieghi di tesoreria a 9,3mld da 9mld di giugno; Buona tenuta dei ricavi: confermata la crescita del margine d’interesse (+13% a 178m), flessione delle commissioni nette (123m, -34% rispetto al dicembre 07 - semestre record per commissioni negli ultimi 5 anni – ma superiori alla media degli ultimi 5 anni), positivo seppur in riduzione il trading; Costi ordinari -3% (+8% includendo le iniziative di crescita non domestiche); Rettifiche su crediti in crescita da 15m a 67m; Impairment negativo su titoli Afs per 74m; Utile netto in calo a 141m (da 344m). I ricavi dell’area, malgrado il perdurare della crisi dei mercati che ha attraversato l’intero semestre, registrano una buona tenuta, con una riduzione di circa il 20%. In dettaglio: Il margine di interesse aumenta del 12,7%, da 157,8 a 177,8mln, con un apporto positivo del segmento wholesale (da 119,2 a 141,2mln, +18%) che assorbe il rallentamento del leasing (36,6mln contro 38,6mln), maggiormente esposto all’incremento del costo della raccolta; I proventi da negoziazione scendono da 249,9 a 168,4mln, condizionati dall’attività di trading, il cui apporto rimane tuttavia positivo (3,2mln contro 68,7mln); pressoché stabili gli utili da cessione del portafoglio titoli disponibili per la vendita (158,4mln contro 169,6mln); Le commissioni ed altri proventi (122,6mln contro 185mln) scontano il diffuso rallentamento dell’attività di investment banking, soprattutto del capital market. Le commissioni si mantengono tuttavia su buoni livelli essendo superiori alla media degli ultimi 5 anni (115 mln). L’aumento dei costi (+8,5%, da 129,4 a 140,4mln) è interamente attribuibile al rafforzamento della struttura, in particolare nei paesi esteri; il comparto wholesale banking presenta 87 collaboratori in più rispetto allo scorso anno, con un costo che aumenta da 69,5 a 82,8mln. Al netto di questo effetto, i costi ordinari segnalerebbero un calo del 3%. La perdurante crisi congiunturale e il forte deterioramento dei mercati finanziari hanno determinato un incremento delle rettifiche sul portafoglio titoli (da 1 a 73,6mln) e crediti (da 15,1 a 66,9mln); l’utile netto pertanto si attesta a 141,2mln rispetto ai 343,6mln dello scorso anno. Principal Investing (“Pi”) - Pbt negativo per 102m (positivo per 248m nel dicembre 2007) per: Minore contributo reddituale di Ag e Rcs (<129m e <15m rispettivamente); Svalutazione Telco per 144m; Svalutazione Rcs per 63m. Valore di mercato delle partecipazioni a 4,0mld (5,1mld a giugno 08): La quota degli utili di competenza del periodo passa da 261 a 116mln (– 47,9%), imputabile principalmente a Generali per 111,5mln (240,7mln) e a Rcs Mediagroup per 5,6mln (20,7mln). Retail & Private Banking (“Rpb”): Ricavi stabili (a 381m): contributo positivo del Credito al Consumo (+2% a 297m) e del Retail Banking (+15% a 25m), in flessione il Private Banking (- 17% a 59m). Il comparto continua ad “autofinanziare” (utile lordo a 29m) lo sviluppo di Chebanca! (54m di costi). Credito al consumo: Più rapida ed incisiva del previsto l’integrazione Compass-linea; Costo del rischio sotto controllo (rettifiche/impieghi 3,1% annualizzato) ma profilo finanziario delle famiglie in ulteriore peggioramento. Retail: Ottimi risultati commerciali di Chebanca!; Crescita più selettiva dei mutui (+6% erogato). Private Banking: Aum a 12,7 mld (-9%); Utile netto a 21m (-28%). Il semestre registra ricavi pressoché stabili a 381,3mln (385,1mln lo scorso anno) malgrado il minor apporto del segmento private banking (58,6mln contro 70,9mln) maggiormente toccato dalla crisi dei mercati. Il margine di interesse, pur penalizzato dall’incremento del costo della raccolta, rimane sostanzialmente stabile (256,1mln contro 261,2mln); aumenta il contributo delle commissioni ed altri proventi del credito al consumo (da 67,8 a 84,1mln). I costi operativi di Chebanca!, cresciuti da 21,2 a 67,1mln per il consolidamento della nuova operatività bancaria, ed il generalizzato aumento del costo del rischio – le rettifiche passano da 114,3 a 140,2mln – impattano sul risultato lordo ante imposte che flette da 95,7 a 29,4mln. Il semestre salda con utile netto di 61mln (da 48,5 mln) per l’effetto straordinario (45,9mln) dell’affrancamento fiscale dei valori attribuiti in sede di fusione di Linea ed Equilon in Compass. Quanto ai singoli comparti, nel credito al consumo l’erogato è stato pari a 1. 951mln nel semestre, in flessione del 25,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (2. 633mln), in parte per il rallentamento del mercato e in parte per il programmato allineamento degli standard operativi di Linea a quelli del Gruppo. Gli impieghi al 31 dicembre sono pari a 8. 317mln, pressoché stabili rispetto al 30 giugno. L’attività di banca retail registra a fine dicembre impieghi in mutui ipotecari di 3mld (2,7mld) ed un erogato nel semestre di 421,6mln (397,2mln). Il comparto evidenzia una perdita netta di 39,2mln (2,3mln), dopo la contabilizzazione di costi Chebanca! (54,3mln nel periodo) e maggiori rettifiche su crediti (in crescita da 3,9 a 11,6mln). Nel private banking, gli attivi gestiti/amministrati nel semestre ammontano a 12,7mld, di cui 8mld per la Compagnie e 4,7mld per Banca Esperia. .  
   
 

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