|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 25 Febbraio 2009 |
|
|
  |
|
|
UILS: FRANCESCHINI GIURA SULLA COSTITUZIONE
|
|
|
 |
|
|
Roma, 25 febbraio 2009 - La politica di questi ultimi tempi non finisce mai di stupirci. Il nuovo segretario Franceschini, che ha sostituito Walter Veltroni alla guida del Partito Democratico, nella sua prima dichiarazione pubblica a Ferrara, davanti al cippo sul muretto del fossato che circonda il Castello degli Estensi, ha giurato sulla Costituzione Italiana. Mi domando che senso abbia che il segretario di un partito dell’arco costituzionale presti tale giuramento. Un partito che rappresenta un’ associazione tra privati; semmai Franceschini doveva prestare giuramento di fedeltà di fronte all’assemblea generale degli scritti al Pd sullo statuto che determina i diritti e i doveri degli iscritti. A parere della Uils il giuramento di fedeltà alla Costituzione di fronte al Presidente della Repubblica, che rappresenta tutti gli Italiani, spetta a chi ricopre incarichi istituzionali. Per tale ragione viene chiesto al capo del governo e poi di seguito a tutti i componenti che formano l’esecutivo di prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica. Ciò che stupisce, comunque, è il fatto che ormai i contenuti dell’azione politica sono talmente vuoti e aleatori che ci portano ad essere giudicati ridicoli dagli altri Stati: ciò non sarebbe mai successo con la classe dirigente della prima Repubblica. La nostra attuale classe politica sente il disperato bisogno di attaccarsi a qualcosa di altisonante e di rappresentativo per avere l’illusione di essere presa in considerazione o di essere creduta. E non trovando nella loro propria bisaccia niente che possa servire a questo scopo, perché ormai si è raschiato il fondo del barile, va a scomodare la sacra Costituzione che per gli Italiani è e rimane la base fondante delle nostra democrazia. Il neo segretario del Pd nel suo pietoso tentativo di fare notizia, di richiamare l’attenzione, di stupire il popolo, a nostro modo di vedere rende meno credibile l’azione politica che dovrebbe invece cercare di portare il partito fuori dalle contestazioni che esistono al suo interno. Non sarebbe meglio convocare l’assemblea nella sua totalità e giurare davanti ad essa con fedeltà ed impegno a lavorare con tutti coloro che si trovano all’opposizione per stimolare il governo a mettere in atto l’articolo 3 della Costituzione che da oltre 60 anni è rimasto solo una enunciazione? Sarebbe compito dei partiti, di tutti i partiti, grandi e piccoli mettere in atto il dettato della Carta Costituzionale e realizzare quella giustizia sociale, quella uguaglianza sui diritti e doveri di cui tutti parlano, ma che quasi nessuno, per non dire proprio nessuno, mette in atto . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|