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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Febbraio 2009
 
   
  RELAZIONE ANNUALE SUI BENI CONFISCATI AD ORGANIZZAZIONI CRIMINALI

 
   
  Roma, 26 febbraio 2009 - Il Commissario straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati ad organizzazioni criminali, Antonio Maruccia, ha presentato la Relazione annuale sull’attività in corso e i risultati conseguiti nell’anno 2008. Punti di maggior rilievo della Relazione. La materia dei beni confiscati si presenta particolarmente complessa, connotata da difficoltà stratificate nel tempo, riguardanti la fase giudiziaria, quella amministrativa, quella, infine, della utilizzazione. A tutto ciò si aggiungono: la frammentazione delle procedure; le carenze normative (solo negli ultimi tempi avviate a soluzione); le difficoltà nella fondazione di un Ufficio a competenza nazionale ed interdisciplinare. I risultati raggiunti e le attività in corso sono merito dell’azione delle Amministrazioni competenti, mobilitate e sollecitate con continuità, a cui sono stati fornti sostegno e collaborazione nel rispetto delle attribuzioni di ciascuno. Velocizzare le procedure e favorire l’utilizzo effettivo dei beni: alcuni primi risultati possono rilevarsi nell’aumento del 69,47% delle destinazioni di beni confiscati: rispetto ai 684 beni dell’intero anno 2007, nei primi dieci mesi del 2008 ben 966 beni hanno concluso la fase amministrativa della destinazione. Nei primi nove mesi del 2008, il meccanismo innescato dal Commissario presso le Prefetture per monitorare i beni confiscati ancora occupati dagli stessi mafiosi, ha portato alla liberazione di 135 immobili riconsegnati ai legittimi destinatari in Puglia, Sicilia, Calabria e Campania. È in pieno svolgimento l’attività dell’Ufficio in favore della ristrutturazione e riconversione di beni confiscati con progetti finanziabili con i fondi europei del Pon, tra cui il “Consorzio Sole” di Napoli; il progetto “Leontinoi” del Comune di Lentini (Siracusa); la sede della Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro (Rc). Con Lombardia, Campania, Puglia e Calabria sono stati concordati specifici piani di attività, in corso di realizzazione, tra cui il Protocollo d’intesa “Don Giuseppe Diana”; il tavolo con la Regione Lombardia per una Legge Regionale di finanziamento per i beni confiscati e un fondo di rotazione a disposizione dei Comuni; il Protocollo per il finanziamento dei beni stipulato con la Regione Calabria, l’Agenzia del Demanio e le Prefetture della Calabria. È stato elaborato un Protocollo nazionale sui beni confiscati per attuare il coordinamento operativo delle diverse competenze amministrative, finalizzato a velocizzare le procedure e favorire l’utilizzo dei beni. Si tratta di uno strumento di concertazione che punta a ricondurre i diversi attori all’unità d’azione, attraverso un tavolo periodico sotto la direzione e la responsabilità del Prefetto. Per l’effettiva utilizzazione dei beni sono state attivate intese con specifiche realtà territoriali, oggi in avanzata fase di attuazione e si è sostenuto il collegamento delle Amministrazioni pubbliche con i soggetti cui è demandata la gestione sociale dei beni. Il D. P. R. Istitutivo pone all’Autorità di Governo compiti di iniziativa verso le procedure giudiziarie relative ai beni ed alle aziende, nella consapevolezza che le problematiche che ostacolano il pieno utilizzo dei patrimoni confiscati rimandano spesso alla lunga fase della gestione giudiziaria ed alle sue irrisolte difficoltà. È stato dunque avviato un collegamento volto al sostegno della gestione dei beni sequestrati ed al raccordo della fase giudiziaria con quella amministrativa di destinazione. Vi è stata una partecipazione alle attività della banca dati gestita dal Ministero della Giustizia (Sistema Informativo Prefetture Procure Italia meridionale - Sippi) con il risultato di un Accordo tecnico con il Dipartimento per gli Affari di giustizia, istitutivo di un tavolo finalizzato ad un Protocollo di accesso diretto del Commissario a Sippi, che sarà siglato prossimamente. In attesa del completo funzionamento del sistema Sippi, si è proceduto alla rilevazione diretta dei provvedimenti di confisca definitiva presso tutti gli Uffici giudiziari del paese, accertando che dal novembre 2007 al novembre 2008 sono entrati nel patrimonio pubblico 1. 218 beni. Sono state incentivate presso le Autorità giudiziarie forme di utilizzo sociale, pubblico o produttivo dei beni sin dalla fase del sequestro, con il coinvolgimento di Regioni, Enti locali, cooperative, associazioni ed enti di volontariato. È in corso di attuazione su tutto il territorio nazionale un’indagine conoscitiva delle società di capitali sottoposte a sequestro di prevenzione. Altra iniziativa di rilievo su questo versante è l’avvio di una sperimentazione di un’attività di diretto sostegno alla gestione di aziende sequestrate, promossa con il coinvolgimento dell’Agenzia Invitalia, “Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa” S. P. A. ”, del Ministero dello Sviluppo Economico, la quale porrà a disposizione le sue competenze specialistiche in favore della gestione di beni sequestrati, a richiesta delle Autorità giudiziarie, attraverso un Protocollo d’intesa, già definito e che sarà stipulato prossimamente. Sono stati svolti approfondimenti tematici sulle criticità normative ed organizzative del sistema. In particolare, la Relazione propone una compiuta ricostruzione delle disposizioni legislative e regolamentari concernenti i flussi finanziari relativi ai beni ed alle aziende confiscate. Quanto alle ipotesi di modifica del procedimento di destinazione dei beni confiscati, sono state accolte dal Governo le proposte del Commissario, per cui la destinazione del bene è disposta dal Prefetto, su proposta non vincolante del Dirigente regionale dell’Agenzia del Demanio, sulla base della stima del valore risultante dagli atti giudiziari, sentite le Amministrazioni interessate all’utilizzo del bene, eventualmente in sede di conferenza di servizi. È stata istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri una struttura dipartimentale, evoluzione dell’attuale figura del Commissario, con compiti di coordinamento e di impulso, ispettivi, sostitutivi e di monitoraggio. Infine, all’obiettivo dell’effettivo utilizzo e della velocizzazione delle procedure sono state mirate tutte le iniziative realizzate, quelle in corso di esecuzione e le stesse proposte normative dall’Ufficio. .  
   
 

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