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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Febbraio 2009
 
   
  QUOTE LATTE: GLI ALLEVATORI EMILIANI ESIGONO IL RISPETTO DELLA LEGALITÀ

 
   
   Bologna - - Il Decreto sulle quote latte è inaccettabile e iniquo perché penalizza i produttori che hanno seguito la legge e compiuto forti sacrifici economici per rispettarla. E’ questo il contenuto dell’incontro pubblico - promosso dalle Organizzazioni professionali agricole e cooperative regionali Cia, Confagricoltura, Fedagri e Legacoop Agroalimentare per Lunedì 2 marzo 2009 alle ore 10 presso i locali di Fiere Di Reggio Emilia in via Filangeri. Contemporaneamente è stato organizzato un presidio con trattori sul ponte di Calatrava sovrastante l’autostrada A1. Sono stati invitati gli Onorevoli Parlamentari eletti in Emilia Romagna e saranno presenti l’assessore provinciale all’Agricoltura di Reggio Emilia, Roberta Rivi e l’Assessore regionale Tiberio Rabboni. Nell’incontro pubblico verranno richieste modifiche sostanziali del Decreto legge all’esame del Parlamento. Il provvedimento è giudicato dalle organizzazioni “iniquo e non rispettoso dei produttori che in questi anni hanno sempre operato rispettando le regole e hanno a questo scopo investito ingenti risorse economiche per l’acquisto di quote” e non rispettoso di tutti i contribuenti italiani che hanno pagato e continueranno a pagare personalmente le multe che lo Stato non si è fatto rimborsare dagli “splafonatori storici”. Le rappresentanze agricole evidenziano peraltro come il Decreto non si è limitato a premiare i produttori che da decenni disapplicano la normativa delle quote latte, ma penalizza direttamente i produttori che hanno rispettato le regole e che per questo si sono indebitati o hanno limitato lo sviluppo e la competitività delle loro aziende. Si auspica che il confronto in atto nel Parlamento riesca, modificando il Decreto, a produrre una norma idonea a contemperare i legittimi interessi in gioco. In particolare: 1- accogliendo la richiesta di costituzione effettiva di un fondo con 500 milioni di euro destinato unicamente ai produttori che hanno acquistato quote; 2- evitando che l’accesso alla compensazione per il 2008/09 ai produttori non titolari di quota ed a quelli che abbiano superato il 100 per cento penalizzi gli altri e li costringa ad onerosi affitti di quota per rimanere nei limiti; con l’abrogazione della possibilità o comunque prevedendo per loro un livello successivo di priorità d’accesso; 3- modificando la priorità di assegnazione delle quote inserendo anche coloro che non hanno prodotto la quota B tagliata, gli affittuari di quota, togliendo la franchigia del 5%; e tutti questi, senza confusi compromessi, prima degli splafonatori; 4- prevedendo l’esplicita rinuncia preventiva alle azioni legali in corso da parte dei potenziali beneficiari dell’assegnazione di quote produttive per tramite della rateizzazione e comunque l’attribuzione delle quote solo successivamente al pagamento della prima rata in seguito alla richiesta di rateizzazione; 5- eliminando la figura del Commissario per la gestione delle attività previste con il Dl, che non è giustificato da nessuna situazione di urgenza, unita ad una maggiore rilevanza decisionale e un più diretto coinvolgimento, anche operativo delle Regioni, cui da sempre sono affidate le principali funzioni correlate all´applicazione del regime delle quote. Su queste richieste intendiamo sensibilizzare i parlamentari eletti nella nostra Regione affinché si adoperino per il loro recepimento nella fase di conversione in legge del Decreto. Nel rivolgerci agli Onorevoli Parlamentari non possiamo non cogliere l’occasione per riaffermare la drammatica situazione delle colture e dei redditi non assicurati e per richiedere il ripristino del finanziamento statale al fondo di solidarietà per il 2008 e per avviare la campagna 2009 permettendo la stipula di polizze assicurative multi o pluririschio. .  
   
 

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