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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Febbraio 2009
 
   
  GRANDI EVENTI E CONSUMO DI DROGHE: UN´UNITA´ MOBILE REGIONALE PIEMONTESE PER RIDURRE I RISCHI CAMPER ATTREZZATO NEL CORSO DI EVENTI FORMALI E INFORMALI

 
   
  Torino, 26 febbraio 2009 - Grazie a uno stanziamento finalizzato dell’ex ministero della Solidarietà sociale, il servizio sanitario regionale, in collaborazione con le associazioni del privato sociale, ha dato vita a una équipe mobile multidisciplinare formata da personale socio-sanitario (medici, infermieri, psicologi, educatori professionali), in grado di intercettare e di intervenire con un camper attrezzato nel corso di eventi formali e informali (feste, rave parties, manifestazioni), per fornire assistenza sanitaria, fare prevenzione e ridurre i rischi relativi all’utilizzo di droghe. «Il panorama dei consumi più o meno problematici di sostanze psicoattive – spiega l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio – è in continua evoluzione, tanto che l’identità del consumatore attraverso il tipo di sostanze e le modalità di assunzione è difficilmente delineabile anche da parte degli operatori del settore. Per questo il ministro Ferrero, nel corso della passata legislatura, aveva individuato come una delle priorità l’azione di osservazione, prevenzione e riduzione del danno relativamente ai cosiddetti nuovi stili di vita e di consumo, stanziando un fondo specifico per ogni Regione italiana. Nel caso del Piemonte, si è deciso di utilizzare i finanziamenti per un progetto cosiddetto di outreach, cioè di lavoro di strada, nel corso di grandi manifestazioni anche estemporanee». In un primo momento, è nato così «Attivamente», affidato al Coordinamento piemontese delle comunità di accoglienza (C. N. C. A. ) come ente attuatore, in rete con le Asl To2 e To4 e con altri enti del privato sociale membri del Coordinamento stesso o del Ceapi . Qualche mese prima, nell’ambito del programma «Sommeragibile» del Ser. T di Ivrea, era intanto partito un analogo esperimento di outreach sempre finalizzato alla limitazione dei rischi relativi al consumo di sostanze nell’ambito feste e rave. Nell’ottobre del 2008, dalla fusione delle due esperienze, è sorto infine Neutravel, con la costituzione di un’équipe in grado di intervenire su tutto il territorio piemontese. «Il progetto - aggiunge Mauro Giacosa, presidente del C. N. C. A. Piemonte - risponde all´assoluta necessità di produrre vicinanza dei servizi a quei consumatori che, non formulando una richiesta diretta di aiuto, non sono intercettabili con le strategie tradizionali, ma solo attraverso attività di strada che facciano perno sull´approccio " a bassa soglia" da un lato e sull´integrazione fra pubblico e privato di territori vasti dall´altro». Diverse le finalità che si pone il progetto, che avrà durata biennale. Innanzitutto, in occasione dell’evento, quella di assicurare un primo intervento sanitario, di aumentare tra i giovani la consapevolezza della pericolosità dell’uso di sostanze e di ridurre i rischi derivanti dalla loro assunzione. Ciò si realizza attraverso l’allestimento di più spazi nell’ambito della manifestazione. Uno è quello informativo, con banchetti per la distribuzione di volantini e di generi di supporto, dove gli operatori accolgono i partecipanti e offrono loro informazioni. Vi è poi uno spazio sanitario vero e proprio, accessibile, ma il meno esposto possibile al frastuono della musica, per il trattamento delle situazioni richiedenti l’assistenza medica o infermieristica. Lì accanto, infine, viene collocata anche un’area di decompressione (cosiddetta chill out), una sorta cioè di “isola” all’interno dell’evento, dove i frequentatori possono trovare un ambiente caratterizzato da musica e luci soft, temperatura adeguata, generi di supporto e materiale informativo, ma soprattutto avere un colloquio più approfondito con gli operatori. Il secondo obiettivo è poi quello della mappatura degli interventi attivi sul territorio regionale inerenti i nuovi stili di consumo e in particolare le attività di strada e la loro costituzione in rete. Infine, si punta alla costruzione di una collaborazione con gli organizzatori degli eventi formali e informali, che consenta l’emersione dei bisogni e la formazione reciproca, la progettazione congiunta di interventi di prevenzione e soprattutto la costruzione di un sistema di “allerta rapido” di informazione sui nuovi consumi e lo sviluppo di attività di supporto tra pari. .  
   
 

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