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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Febbraio 2009
 
   
  MILANO WRITERS, DE CORATO: “POLIZIA DENUNCIA, CITTADINI QUERELANO E MAGISTRATI PROSCIOLGONO: MESSAGGIO DISEDUCATIVO” NIENTE PROCESSO PER 9 IMBRATTATORI MINORENNI: “FATTI IRRILEVANTI”. SU 12 NOTIZIE DI REATO UNO SOLO A GIUDIZIO

 
   
   Milano, 26 febbraio 2009 - “Su 12 notizie di reato a carico di 22 giovani writers comunicati dalla Polizia Locale e dalla Polizia di Stato alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, in un solo caso è seguito il rinvio a giudizio. In ben cinque episodi che hanno riguardato 9 imbrattatori, giudici e pm non hanno proceduto penalmente per ‘irrilevanza del fatto’. Mentre per altri quattro casi mancava o è stata ritirata la querela e per due le indagini sono ancora in corso”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Stupisce - spiega De Corato - che da parte dei giudici e dei pm del Tribunale per i Minorenni si siano decisi questi proscioglimenti che vanificano l’opera della Polizia Municipale e della Polizia di Stato. Anche perché proprio in un incontro svoltosi il 14 gennaio presso la Prefettura sul tema writer — presenti, tra gli altri, il Presidente del Tribunale dei Minorenni Mario Zevola e il pm presso lo stesso Tribunale Vittorio Pilla, oltre che il Presidente dei Giudici di pace Vito Dattolico — il Sindaco Moratti aveva rivolto un appello alla Procura e al Tribunale a essere più severi in modo da prevenire un reato che è costato alle casse comunali 25 milioni di euro in due anni. Per superare poi l’impasse della non procedibilità, legata soprattutto alla mancanza della querela, come prevede la legge attuale per imbrattamenti fuori dal centro storico - prosegue De Corato - era stato rivolto un appello anche agli amministratori condominali affinché sporgano denuncia. Invito seguito da un incontro tenuto con Anaci dove si è discussa la possibilità di stipulare polizze condominiali che prevedano la tutela legale comprensiva del ricorso al giudice di pace. Un sistema, quello del ricorso presentato da un avvocato nominato dall´amministrazione condominale, che permetterebbe entro 180 giorni il rinvio a giudizio dei writers”. “Ora - sottolinea De Corato -, il fatto che in 5 casi su 12 - casi che avevano la necessaria querela di parte o con procedibilità d’ufficio - non si sia proceduto penalmente, vanifica l’attività, peraltro molto difficile, della Polizia Municipale. Che ha impiegato uomini e tempo per individuare i responsabili dei reati”. I 5 episodi “condonati” riguardano imbrattamenti in piazza Duomo, angolo via Orefici, al monumento dei Caduti in largo Paolo Grassi, alla facciata di uno stabile in via Ausonio, al muro di un edificio di via Ludovico il Moro e al muro perimetrale dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana. .  
   
 

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