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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Marzo 2009
 
   
  IL BULLISMO: UN MALESSERE SOCIALE SPORTELLO DI ASCOLTO E PREVENZIONE ATTIVATO DALL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA BASILICATA PRESSO IL CENTRO SERVIZIO VOLONTARIATO

 
   
  Potenza, 2 marzo 2009 - Il bullismo è un concetto ancora privo di una sua puntuale definizione giuridica e sociologica, ma è usato pressoché unanimemente per indicare tutta quella serie di comportamenti tenuti da bambini, adolescenti nei confronti di loro coetanei, caratterizzati da intenti violenti, vessatori, e persecutori. Il termine italiano è un calco dell´inglese bullying, ma solitamente lo si paragona al “mobbing” in età evolutiva e si manifesta in luoghi di raccolta di giovani, e quindi scuola e fuori scuola. Tutti sono concordi nel ritenere il bullismo un malessere sociale, sinonimo di un disagio relazionale e, nello stesso tempo, tutti si domandano come faccia una società civile a tollerare tutto questo sperando anche in una crescita e in un progresso. La Basilicata è molto attenta ad arginare tali fenomeni di violenza a danno dei più deboli, infatti, attraverso lo Sportello di Ascolto e Prevenzione attivato dall’Ufficio Scolastico regionale della Basilicata presso il Centro Servizio Volontariato, cerca di prevenire l’insorgere delle manifestazioni. Chiunque si rivolga allo Sportello ottiene aiuti in termini di consiglio, supporto e assistenza. E’ bene, dicono gli esperti dello Sportello di ascolto, innanzitutto individuare il rischio così da poterlo contenere piuttosto che doverlo affrontare nella sua fase più acuta. Lo Sportello, dunque, per mezzo di insegnanti di rilevante esperienza, che mettono a disposizione la loro professionalità in qualità di volontari, offre strumenti utili affinché il problema venga riconosciuto, condiviso e affrontato, nonché sostegno morale alla vittima e ai suoi familiari onde evitare spiacevoli conseguenze di devianza. L´enorme eco che gli episodi di bullismo hanno ottenuto in quest´ultimo anno sui mass-media segnala la diffusione, nell’opinione pubblica, di una crescente consapevolezza del problema. Favorita da questi mezzi di comunicazione, la letteratura per ragazzi diffonde informazioni utili che percorrono le varie fasi dell’insorgenza del fenomeno e i modi per combatterlo, si cita uno scritto fra tanti che, per vero, ha la firma di un autore di adozione lucana. Lo scrittore, Claudio Elliott, qualche giorno fa ha presentato, a Potenza, dove ormai risiede da anni, il suo ultimo lavoro concentrato proprio sul tema del “bullismo”, rivolto ad un pubblico adolescente ma anche adulto e, all’interno del quale, vengono rappresentate le varie forme del fenomeno. Un racconto, dal titolo “I giorni della tartaruga – una storia di bullismo e disagio giovanile”, che si offre come didattica e aiuto per riconoscere le espressioni più significative delle manifestazioni violente, che possono essere ricondotte a diverse tipologie di bullismo che vanno da quello fisico, il più comune, passando per il bullismo verbale e psicologico, per arrivare a quello, che più si rifà alla modernità culturale e tecnologica dei nostri tempi , detto cyberbullying o bullismo elettronico. Il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o la fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripresa e poi invia le sue immagini ad altri per diffamarla, per minacciarla o darle fastidio. Toppe sono le vittime ed il silenzio non aiuta la società a vincere contro le violenze, nel suo piccolo, la Regione offre un valido sostegno ma può rispondere alle emergenze soltanto quando e se queste vengano rese manifeste. .  
   
 

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