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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Settembre 2006
 
   
  EPIDEMIA DI DIABETE NEL TERZO MONDO: L’ITALIA OFFRE UN SOSTEGNO SOLIDALE AL CAMEROON

 
   
  Milano 25 settembre 2006 – La nascita di un ponte di solidarietà e sostegno sanitario dall’Italia al Cameroon per arginare la piaga del diabete. E’ quanto si propone l’alleanza formata da Idf e Rotary con il supporto della Lilly Foundation, in collaborazione con il Ministero della Salute del Cameroon e le strutture sanitarie del Paese africano in cui dilaga l’epidemia di diabete tra adulti e bambini. Oggi due terzi della popolazione mondiale non ha accesso all´insulina. Oltre 400mila bambini nel mondo sono malati di diabete di tipo 1, più del 60% vive in paesi in via di sviluppo, e si calcola che nel 2025 l’80% dei casi di diabete riguarderà proprio i paesi poveri. Nessuno di questi paesi ha i medici e le strutture adeguate ad assorbire il catastrofico impatto della patologia e delle sue complicanze. In Cameroon, in particolare, c’è un medico ogni 10mila abitanti, solo due centri sono in grado di accogliere pazienti con diabete e ipertensione e altrettanti hanno le apparecchiature adatte all’emodialisi e alla fotocoagulazione. I semplici test per il monitoraggio del livello di zuccheri nel sangue non sono facilmente disponibili e la maggior parte dei pazienti non se li potrebbe comunque permettere. L’accesso alle cure a base di insulina è, inoltre, proibitivo per chiunque: poche dosi e solo nei centri privati. Ma cresce il numero di adulti diabetici e sono tantissimi i bambini affetti da diabete di tipo I che sviluppano complicanze come infezioni polmonari e delle vie urinarie, neuropatie, nefropatie e retinopatie. Molti muoiono in poco tempo e chi sopravvive sviluppa, oltre alle terribili complicanze, pesanti problemi di inserimento sociale: solitudine, abbandono delle scuole, impossibilità di trovare lavoro. Per questo motivo è iniziata la collaborazione tra Idf, Rotary e Lilly in Cameroon, che si pone, prima di tutto, l’obiettivo fare entrare in un programma integrato di assistenza 120 bambini insulino-dipendenti salvandoli da morte certa. E in secondo luogo di educare i pazienti alla gestione della patologia e formare personale locale, con teoria e pratica, alla migliore assistenza dei pazienti diabetici. “Grazie al supporto economico di Lilly, l’Idf potrà contare sui 120. 000 € necessari per garantire la sopravvivenza di 120 bambini per tre anni” illustra Massimo Massi Benedetti che oltre a essere responsabile del Dipartimento di Medicina Interna e Scienze Endocrine e Metaboliche dell’Università di Perugia è anche vice Presidente dell’Idf e coordinatore del Progetto Cameroon insieme a un altro Vice Presidente Idf, diabetologo del Cameroon. Non si tratta, quindi, di versare semplicemente un fondo per comprare medicine. Ma di intessere una trama di sostegno e aiuto – fatta di medicine, formazione di medici e infermieri e educazione della popolazione – all’interno del tessuto sanitario del Cameroon. Senza sostituirlo ma rafforzandolo. “La nostra cultura - anche in materia sanitaria - è toppo diversa per poter essere utilizzata così com’è in un paese come il Cameroon. Basti pensare che qui insieme a medici riconosciuti esistono anche ‘stregoni’ a cui buona parte della popolazione ancora si affida senza timore” spiega Massi Benedetti. “Il nostro programma di sostegno, inoltre, non ha dovuto ottenere la sola approvazione delle istituzioni tradizionali ma anche quella di figure istituzionali che rappresentano un retaggio del passato. Non è infatti possibile muovere un dito all’interno delle città senza aver ottenuto l’approvazione dei capo-tribù, intoccabili figure che hanno, sul loro territorio, poteri ‘sconfinati’”. Il Ministro della Salute del Cameroon, su invito dell’Idf, ha garantito che se sarà soddisfatto del lavoro fatto, al termine dei tre anni si impegnerà direttamente a mantenere, e idealmente estendere il progetto Il supporto di Lilly Foundation al progetto Idf è solo l’ultimo in ordine di tempo. Lilly è già attiva sostenitrice del programma ‘Life for a child with diabetes’ con la donazione di oltre 220. 000 dosi di insulina. Ma tutti i dipendenti dell’azienda con alle spalle oltre 80 anni di lotta al diabete, dall’introduzione della prima insulina allo sviluppo di farmaci innovativi, sono coinvolti personalmente: ognuno si fa carico di un piccolo paziente. I dipendenti di Lilly hanno, infatti, deciso di ‘auto-tassarsi’, aderendo all’iniziativa “One dollar a day”, devolvendo un dollaro al giorno alla Campagna di aiuti per i bambini affetti da diabete nei paesi poveri prelevato dalla busta paga. La cifra annuale raccolta da ogni dipendente permette di coprire il costo completo del trattamento di un bambino con diabete di tipo 1 per un anno. “Life for a Child with diabetes” (www. Lifeforachild. Idf. Org), è il programma di aiuti dell’Idf rivolto ai bambini diabetici del Terzo Mondo già attivo in 11 paesi (India, Filippine, Azerbaijan, Bolivia, Papua Nuova Guinea, Fiji, Sri Lanka, Repubblica del Congo, Rwanda, Romania e Montenegro). .  
   
 

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