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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Settembre 2006
 
   
  AVVOCATI IN RETE: FIRMA DIGITALE, STRUMENTO CHIAVE DELLA GIUSTIZIA TELEMATICA SONO OLTRE 10.000 GLI AVVOCATI GIÀ IN POSSESSO DELLE SMART CARD DI FIRMA DIGITALE RILASCIATE DA POSTECOM NEL MICROCHIP ANCHE I CERTIFICATI DI AUTENTICAZIONE INDISPENSABILI PER ACCEDERE ON-LINE AI REGISTRI DI CANCELLERIA

 
   
   Postecom, società del Gruppo Poste Italiane attiva nella progettazione, nello sviluppo e nella gestione di servizi Internet, Intranet e di Certificazione Digitale, è stata presente al Xxviii Congresso Nazionale Forense di Roma (svoltosi dal 21 al 24 settembre) in qualità di Certification Authority e Competence center per l’integrazione dei servizi di firma digitale e cifratura dei documenti informatici negli applicativi del Processo Civile Telematico. In attesa che gli atti processuali vengano “dematerializzati” in via definitiva, il Processo Civile Telematico, attraverso la fase di sperimentazione, prende forma in maniera concreta. Una prima realizzazione pratica, già disponibile, è il sistema "Polisweb", mediante il quale gli avvocati possono consultare i registri informatizzati di cancelleria per estrarre le informazioni relative alle cause in cui assistono una parte. Poiché le informazioni alle quali l´avvocato accede sono rigorosamente riservate (i processi civili non sono pubblici e il difensore è tenuto al segreto professionale), risulta necessario l’impiego di strumenti informatici che garantiscano con certezza l’identità del soggetto che “entra in rete”. L’utilizzo di una smart card di Firma Digitale rilasciata da un Certificatore accreditato come Postecom, che oggi permette di autenticarsi al sistema e consultare le informazioni disponibili, nel momento in cui il Processo Civile Telematico avrà piena attuazione, consentirà anche di redigere e firmare digitalmente l’atto di parte, cifrarlo e trasmetterlo all’Ufficio Giudiziario senza spostarsi dal proprio ufficio. In questo modo sarà possibile ottenere un progressivo snellimento delle relazioni tra il tribunale e i cittadini con indubbi vantaggi in termini di trasparenza, tempi e costi sia per il cittadino sia per la comunità. “La costruzione di un’identità virtuale “sicura” e “verificabile” in un contesto che garantisca appunto la sicurezza dei diversi attori” – commenta Roberto Palumbo, Direttore della Business Unit Messaggistica, Certification Authority ed E-government – “diventa passaggio centrale per aumentare la fruizione dei servizi basilari erogati dalle Istituzioni ai cittadini”. La firma digitale, l’uso strutturato dei sistemi di comunicazione elettronica avanzata, come la posta elettronica certificata e le transazioni online firmate e marcate temporalmente, rendono a “portata di click” servizi finora accessibili solo con spostamenti fisici, confermandosi quali elementi strategici per l’erogazione di “soluzioni” di pubblica utilità. .  
   
 

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