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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Marzo 2009 |
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IL PRESIDENTE MARTINI COMMENTA LA SENTENZA SULL´ALTA VELOCITÀ DEL TRIBUNALE DI FIRENZE «SENZA RIPRISTINO AMBIENTALE È UN´OPERA INCOMPIUTA» RICONOSCIUTO IL DANNO. RISARCIMENTO DI 50 MILIONI ALLA REGIONE TOSCANA
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Firenze, 4 marzo 2009 - «E´ una sentenza severa di cui occorre prendere atto, anche se il procedimento si presenta aperto ad ulteriori sviluppi: la Corte costituzionale si dovrà pronunciare sul furto d´acqua e in sede civile dovrà essere quantificato l´entità complessiva del danno. Ma il danno ambientale c´è stato: esistenza e consistenza sono stati riconosciute in modo significativo dal tribunale di Firenze, il che conferma la giustezza dell´impegno che abbiamo sempre assunto per la realizzazione delle opere necessarie al ripristino dell´equilibrio ambientale in Mugello». E´ il commento del presidente della Toscana Claudio Martini alla sentenza, resa nota ieri nel pomeriggio, con cui si è chiuso il processo per i danni ambientali causati dai lavori per l´Alta velocità tra Firenze e Bologna: 27 condanne da tre mesi d´arresto a 5 anni di reclusione e un risarcimento di oltre 150 milioni di euro di cui 50 destinati alla Regione Toscana e gli altri a Ministero dell´Ambiente, Province e comuni interessate dai lavori. Il tracciato tosco-emiliano dell´Alta velocità è un´opera complessa: 78,5 chilometri, per 74 costituiti da gallerie, con un impatto sul regime idrogeologico dell´area che nel corso dei lavori si è rilevato assai più significativo di quanto previsto all´inizio, nella fase progettuale e di Via. «Il ripristino della situazione precedente è fondamentale. Lo è sempre stato per noi, tant´è che il governo regionale ha sempre detto che per realizzare un’opera di tale difficoltà e importanza fosse necessario investire risorse ed energie straordinarie per garantire controlli e verifiche sul rispetto delle prescrizioni stabilite dall a valutazione di impatto ambientale» spiega Martini. «Con insistenza – aggiunge - abbiamo in questi anni ripetutamente chiesto a Cavet e ai Governi che si sono succeduti, in sede di osservatorio nazionale, di mettere a disposizione le risorse necessarie per il ripristino ambientale, stella polare del nostro impegno: 100 milioni di opere necessarie previste nel Master plan che abbiamo elaborato nel 2007 e coperte solo per 35». «L´alta velocità è infatti una grande opera, importante e significativa - conclude il presidente -. Ma dispiegherà tutto il suo valore solo quando anche questa parte sarà completata: altrimenti rischia di rimanere un´opera incompiuta». . |
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