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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Marzo 2009
 
   
  IL GROPPELLO DI REVO´: STORIA DI VINO E COOPERAZIONE

 
   
  Il Groppello, vino autoctono della Val di Non, è il soggetto di un libro presentato sabato sera a Casa Campia-maffei a Revò. Alla presentazione hanno partecipato anche l’assessore provinciale alla cultura e cooperazione Franco Panizza e l’assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi. “ Il Groppello - ha detto l’assessore Panizza – è un vino ma è anche un vero e proprio documento che viene dalla terra, è un prezioso bene culturale. Esprimo grande apprezzamento per il lavoro di recupero e rilancio di questo prodotto svolto dalla Cooperativa Produttori Vino di Montagna, con il supporto della Cantina Rotaliana di Mezzolombardo. E’ un’attività importante che va nella direzione di valorizzare il territorio, la sua storia e le sue vocazioni, in un’ottica di diversificazione produttiva e di arricchimento della proposta enogastronomica locale, anche a vantaggio dell’economia turistica. Il libro è anche un opportuno tributo alla storia della cooperazione che in Val di Non ha fatto nascere realtà economiche di alto livello e ha segnato in positivo lo sviluppo della comunità”. Per scelta degli stessi autori, Roberto Pancheri, Anna Perini, Bruno Ruffini e Maurizio Visintin, “Il Groppello di Revò” è infatti una storia di vino e cooperazione. La pubblicazione, finanziata dal Servizio Cooperazione della Provincia autonoma di Trento e patrocinata dalla Regione, parte da lontano, dal tardo Medio Evo, per passare agli anni a cavallo tra l’800 e il ‘900 fino ai giorni nostri. Racconta la storia del Groppello, uno dei tre vitigni autoctoni del Trentino accanto a Teroldego e Marzemino, basandosi anche su numerosi documenti relativi all’attività della Cantina Sociale di Revò. Dopo una fiorente produzione a cavallo tra ‘800 e ‘900, la viticoltura della Val di Non è andata in crisi, sia per il diffondersi della filossera che per gli effetti della guerra. Le cantine sono state chiuse e i vigneti convertiti in frutteti. Dagli anni ’90 in poi solo pochi agricoltori di Cagnò, Revò e Romallo hanno mantenuto alcuni impianti, soprattutto per il consumo domestico. Nel 2006 la svolta con la nascita di una nuova realtà cooperativa, la “Cooperativa Produttori Vino di Montagna”, e l’obbiettivo di rilanciare il Groppello sia in termini quantitativi che qualitativi. Il libro approfondisce anche le vicende dei vigneti della Terza sponda Anaune, analizzando documenti tardomedievali e di antico regime, e spiega il ruolo della famiglia Maffei nello sviluppo della viticoltura della zona. A corredo del testo molte immagini del lago di Santa Giustina e delle sponde dove cresce e matura il Groppello. .  
   
 

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