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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Giugno 1998
 
   
  SVILUPPO/OCCUPAZIONE:PROPOSTA ASSOLOMBARDA A PRODI. SUD NUOVA FRONTIERA

 
   
  Milano, 2 giugno 1998 - Una proposta di politica per lo sviluppo, fondata su "concorrenza, conoscenza e responsabilità" é stata consegnata al presidente del consiglio Romano Prodi, intervenuto all´assemblea generale 1998 di Assolombarda, tenutasi presso la sede milanese dell´associazione degli imprenditori lombardi. Nel corso dell´assemblea, che ha contato anche gli interventi del Sindaco di Milano Gabriele Albertini, del Ministro delle Regioni e della Pubblica Funzione Franco Bassanini, del presidente di Confindustria Giorgio Fossa, il presidente di Assolombarda, Benito Benedini ha affermato, nella sua relazione, che la proposta é di ampio respiro e parte dalla domanda delle imprese milanesi che Milano possa "dare il meglio" nei campi della finanza (Milano é "la piazza finanziaria del Paese"), dell´istruzione e della formazione (occorre un progetto specifico che veda assieme imprese e mondo della scuola, della formazione e dell´Università per sperimentare modelli nuovi e flessibili per l´integrazione dei sistemi formativi e per produrre profili professionali coerenti con le dinamiche del cambiamento, "la grande sfida" che si presenta all´Italia), nel campo delle infrastrutture (Malpensa 2000, la direttrice ferroviaria ad Alta Capacità Lione-milano-lubiana) e in quello dell´efficienza delle Pubbliche Amministrazioni (recepire le funzioni trasferite su base locale dalle Leggi Bassanini). Benedini ha detto che é necessario accelerare il cambiamento perché l´Italia, nel suo insieme, possa competere non solo nell´Europa della Moneta Unica, ma anche in un mercato sempre più aperto e globalizzato. Affermando che occorre rilanciare il ruolo primario proprio dell´economia e della comunità milanese, Benedini ha aggiunto che "oggi vogliamo guardare al futuro". Il presidente di Assolombarda ha anche detto che il problema più grave é quello della disoccupazione e le aree più critiche sulle quali bisogna in primo luogo intervenire sono quelle della pressione fiscale e contributiva, dell´efficienza della Pubblica Amministrazione, del riequilibrio del territorio e la sua sicurezza e dell´ammodernamento infrastrutturale: "Dopo l´Europea delle monete, la priorità é l´Europa del lavoro, l´Europa della lotta alla disoccupazione. É tempo di convergere sull´obiettivo lavoro e rimuovere i fattori critici che impediscono l´occupazione Non é con l´apparente scorciatoia di una legge impositiva di riduzione dell´orario di lavoro che si crea l´occupazione, né la si ottiene espropriando le parti sociali della loro autonomia. Tra le peculiarità del nostro Paese dobbiamo mettere in conto un fisco oppressivo, al servizio di una spesa esorbitante. Il sistema milanese chiede , raggiunta l´Europa monetaria, che sia possibile stare nell´Europa reale potendo essere considerato per quello che é: un asset del Paese" Benedini ha pure affermato che "a Milano, in particolare, l´Amministrazione Comunale ha dato segni concreti di volontà operativa; ha promosso il coinvolgimento della società civile; ha messo in moto la riorganizzazione della macchina comunale e ha avviato numerose iniziative progettuali". Nel suo intervento, Prodi, che ha ribadito di essere ottimista, ha rilevato che, come negli Stati Uniti, l´Italia sta realizzando prospettive di sviluppo senza inflazione e ha indicato nel Sud la "nuova frontiera" verso la quale indirizzare gli investimenti per fronteggiare l´emergenza lavoro. .  
   
 

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