Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Marzo 2009
 
   
  VDA: ILLUSTRATI I RISULTATI DEL PROGETTO D7 SULLA RIDUZIONE DEI TEMPI DI ATTESA E DI STADIAZIONE PER LA DIAGNOSTICA ONCOLOGICA

 
   
   Aosta, 9 marzo 2009 - L’assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce ha incontrato giovedì 5 marzo, l’Assessore alla tutela della salute e sanità della Regione Piemonte, Eleonora Artesio. Nel corso dell’incontro, oltre ai temi sanitari di carattere nazionale tra cui l’imminente definizione dei livelli essenziali di assistenza, i due amministratori hanno avuto modo di affrontare altre tematiche di interesse comune. Sono stati infatti analizzati alcuni aspetti organizzativi concernenti la mobilità dei pazienti vadostani verso le strutture piemontesi e viceversa, con particolare attenzione all’attuazione del protocollo e della Convenzione in essere tra l’Azienda Usl Valle d’Aosta e quella n. 9 di Ivrea per le attività di consulenza radiologica, diagnostica e interventistica. L’assessore Lanièce ha portato inoltre all’attenzione della sua collega la prospettiva di ampliare le future collaborazioni con la sanità piemontese in tema di cure oncologiche radioterapiche, pensando, in particolar modo, al bacino d’utenza del vicino Canavese, in vista della prossima futura attivazione del servizio di radioterapia presso il nostro Ospedale regionale Umberto Parini. In conclusione dell’incontro, si è fatto il punto della situazione in merito ad alcune tematiche riguardanti l’ambito della sanità animale con particolare riferimento alla movimentazione dei capi di bestiame tra le due regioni e l’uso del gamma interferon. In tarda mattinata, sempre a Torino, al Salone d’Onore della Fondazione Crt si è svolta la presentazione dei risultati del Progetto Dì 7. All’inizio del suo intervento l’Assessore Albert Lanièce ha ricordato che la presentazione dei risultati del Progetto Dì 7 è la conclusione di un percorso iniziato nel giugno del 2002 quando fu siglato un protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e la Regione Autonoma Valle d´Aosta per la realizzazione di una rete sanitaria interaziendale ed interregionale che prevedeva prioritariamente la stipula di convenzioni riguardanti il settore di attività connesse all’oncologia allo scopo di evitare sovrapposizioni di offerta assistenziale, migliorare la qualità tecnica degli interventi assistenziali e razionalizzare l’impiego delle risorse. Nell’ambito del suddetto protocollo d’intesa fu poi sottoscritta nel febbraio 2003, una convenzione, a tutt’oggi in essere, tra la Regione Piemonte e la Regione Autonoma Valle d’Aosta per la costituzione della rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta che tra le altre cose ha permesso non solo l’attuazione della riduzione dei temi di attesa, ma anche l’implementazione della rete di telepatologia tra i servizi di anatomia patologica, nell’ambito della rete oncologica Piemonte-valle d’Aosta. L’assessore Lanièce ha inoltre evidenziato come la partecipazione alla Rete oncologica è stata ed è attiva e produttiva ed ha consentito alla nostra Regione di non essere autoreferenziale, ma ben integrata in un contesto di rete interregionale ed interaziendale, tutto ciò a prescindere dall’obiettivo di attuare le diagnostica oncologica entro 7 giorni in quanto la Regione Valle d’Aosta è sempre rimasta in quell’arco temporale. Nel corso del suo intervento, l’assessore Albert Lanièce si è soffermato anche sui primi risultati di un progetto valdostano di prevenzione oncologica, che si lega molto alle nostre peculiarità montane. Il Progetto Sole - Indagine mirata per la diagnosi precoce dei tumori cutanei rivolta a categorie di lavoratori esposti a rischio professionale a causa dell’esposizione cronica a raggi solari che, tenuto conto dei fattori ambientali tipici della nostra regione, si rivolge a tre categorie lavorative, quali le Guardie Forestali, i Maestri di sci e le Guide Alpine che sono particolarmente soggette alla vita all’aperto ad alte quote, che comporta una eccezionale esposizione ai raggi ultravioletti. Il progetto ha preso il via nella seconda metà dell’anno 2008 con una serie di incontri divulgativi tenuti dai clinici responsabili sia con i vertici delle organizzazioni professionali coinvolte sia con le rappresentanze dei operatori interessati. I primi risultati si possono riassumere così: professionisti della montagna coinvolti: 1486; sedute calendarizzate: sino a tutto il dicembre 2009; visite effettuate a dicembre 2008: 247; lesioni tumorali maligne 1; lesioni precancerose 18; utenti avviati a follow up: 29. «Questi dati - ha spiegato l’Assessore Lanièce, a conclusione del suo intervento - non ci autorizzano ancora a fare valutazioni significative, ma è opportuno sottolineare come l’inserimento in follow up permetterà di elevare la sorveglianza clinica su un alto numero di operatori esposti a radiazioni ultraviolette ed inoltre consentirà di richiamare costantemente e ripetutamente le norme di prevenzione primaria utili al contenimento del rischio». .  
   
 

<<BACK