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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Marzo 2009
 
   
  CASA IN LOMBARDIA: PIU´ HOUSING SOCIALE PER NUOVA POLITICA NE HANNO DISCUSSO IMPORTANTI ESPERTI INTERNAZIONALI DEL SETTORE

 
   
  Milano, 9 marzo 2009 - La Lombardia è in linea con le migliori esperienza europee di housing sociale (Fiandre, Galles e Olanda) grazie anche alla decisione assunta dalla Giunta regionale di inaugurare, sin dal 2004, un nuovo modo di fare politica per la casa, basato non solo sulla realizzazione e la riqualificazione di alloggi a canone sociale, ma anche di quelli a canone moderato o convenzionato per famiglie che possono affrontare una spesa mensile compresa fra 350 a 500 euro. E´ questo il dato principale emerso dal convegno internazionale "Housing Sociale. Esperienze europee a confronto per un modello lombardo", che si è svolto il 5 marzo presso la Camera di Commercio di Milano. Ha aperto i lavori l´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, che ha introdotto gli interventi, fra gli altri, di esperti come Judith Allen (Westminister University), Michelle Norris (College universitario di Dublino), Gerard van Bortel (Università di Delft, Olanda), Antonio Catalayud (Technical Advisor of the coordinator general de Vivienda, Madrid), Guillemyn Wim (Policy Advisor, Heritage, Bruxelles), Rogier Noyon (Chief Strategy and innovation officer di Amsterdam) e Frank Donohoedel (Department of Enviroment di Heritage, Irlanda). Nel pomeriggio, nel corso di una tavola rotonda, si sono confrontati invece i principali attori dell´housing sociale lombardo, vale a dire: Vincenzo Barbieri (presidente Corcab Lombardia e E. Co. Polis), Guido Bardelli (Fondazione Abitare la Città), Luciano Caffini (presidente Ancab Legacoop), Carlo Cerami (Fondazione Cariplo), Gianni Chiesa (Casa Amica), Antonio Intiglietta (Compagnia dell´Abitare), Alessandro Maggioni (presidente Confcooperative-federabitazione Lombardia), Roberto Mangiavacchi (delagato Ance Lombardia), Giacomo Tommasini (Cooperativa la Famiglia, Brescia) e Loris Zaffra (presidente Aler Milano e Federcasa Lombardia). Dalle relazioni è emerso con chiarezza che i prezzi di vendita e di affitto delle case in Lombardia restano molto alti, che il fabbisogno abitativo si acuisce, presentando caratteristiche diverse e che anche lo scenario sociale fa registrare notevoli cambiamenti. "E´ una situazione nuova - ha spiegato Scotti - che va affrontata valorizzando l´housing sociale. Alle persone che hanno bisogno di un sostegno pressoché totale e che vengono già aiutati con un´offerta di alloggi a canone sociale, si è infatti affiancata una fascia intermedia (giovani coppie, lavoratori, famiglie numerose) che, non potendo sostenere i costi del libero mercato, si rivolge alle istituzioni per chiedere un casa a canone moderato". Ciò significa che anche le famiglie del cosiddetto ceto medio (lavoratori temporanei e le famiglie numerose) sono in difficoltà a trovare un affitto a costi accessibili e spendono oltre due terzi del proprio stipendio per pagare il canone di locazione. "La politica per la casa - ha aggiunto Scotti - oggi rappresenta lo snodo di problemi che interessano politiche territoriali, sociali e finanziarie e che vanno affrontate integrando le competenze dei diversi livelli istituzionali coinvolti, responsabilizzando anche i soggetti privati e del terzo settore". Questo "modus operandi" all´estero ha già permesso di ingrandire la platea dei soggetti coinvolti aumentando le possibilità dei cittadini di ottenere case a prezzo calmierato. Una politica dunque che produce importanti frutti e che pertanto Regione Lombardia vuole replicare, incentivandola per quanto possibile e cogliendone tutti gli aspetti innovativi. "E´ evidente - ha sottolineato l´assessore - che per una fascia significativa della popolazione la casa costituisce un bene non facilmente accessibile e per questo è indispensabile intervenire garantendo l´appoggio economico per la realizzazione di abitazioni a canone sociale. D´altro canto emerge sempre più l´esigenza di progettare interventi caratterizzati da mix abitativo con la presenza di abitazioni, in quota parte, a canone sociale". "L´esperienza ci insegna - ha concluso Scotti - che il successo delle singole iniziative dipende in maniera preponderante da quanto le istituzioni sono capaci da una parte di condividere scelte strategiche e obiettivi e dall´altra di coordinarsi per assicurare procedure efficaci. E´ dunque molto importante che anche i Comuni si sentano parte integrante di questo processo mettendo fin da subito a disposizione aree a prezzi molto contenuti". .  
   
 

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