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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Marzo 2009
 
   
  DIRITTI : CASO PRADA, RICEVUTA LA DENUNCIA DELLE LAVORATRICI DELL´AZIENDA TURCA DESA BRENNA: «PIÙ DIRITTI PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI TURCHI» L´ASSESSORE È INTERVENUTO COME PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ETICA REGIONALE TOSCANA

 
   
  «La Commissione Etica Regionale sostiene tutte le iniziative per il rispetto dei diritti sindacali nelle aziende turche. Chiediamo a Prada un pari impegno e di fornirci informazioni sullo stato di applicazione dei diritti sindacali in Desa. Auspichiamo allo stesso tempo che la massima trasparenza sia garantita anche verso i sindacati e le Ong impegnate in questa vicenda. » Lo ha dichiarato, il 5 marzo, Ambrogio Brenna, assessore all´innovazione e alle attività produttive della Regione Toscana, dopo la denuncia di una delegazione di lavoratrici turche presso la Cer, invitate in Italia dalla Campagna Abiti Puliti. L´assessore Brenna, nella veste di presidente della Commissione etica regionale, ha preso questa decisione in seguito all´audizione di Emine Arslan e Nuran Gulenc, lavoratrici e sindacaliste turche dell’impresa Desa, che produce borse per il prestigioso marchio del lusso Prada. «L´impegno della Regione Toscana è quello di garantire ed estendere i diritti della persona in tutti gli ambiti, in particolare nel mondo del lavoro. Con Fabrica Ethica, il programma sulla responsabilità sociale delle imprese, monitoriamo le situazioni aziendali all´interno della regione ma anche le imprese che delocalizzano. Per questo riteniamo necessario approfondire la vicenda che vede coinvolte le lavoratrici turche della Desa. Nessuna ombra deve colpire le produzioni di qualità del nostro territorio, soprattutto in un momento di crisi come questo. » Emine Arslan e Nuran Gulenc durante l´incontro con la Cer hanno riferito delle 44 persone licenziate dopo l´iscrizione al sindacato Deri Is e della loro lotta per cambiare le condizioni di lavoro in fabbrica: salari bassi, orari di lavoro eccessivi e precarie condizioni di igiene, come l’assenza di servizi e di acqua potabile. .  
   
 

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