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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Marzo 2009
 
   
  L’AZIONE REGIONALE VENETA PER L’IPOVISIONE

 
   
  Padova, 9 marzo 2009 - Nel Veneto sono stati attivati alcuni centri regionali di riferimento per la prevenzione, l’assistenza e la riabilitazione degli ipovedenti ma occorre ancora lavorare per realizzare una vera rete che li metta in relazione sinergica fra loro e con i restanti servizi sanitari della regione. Inoltre questa rete andrà collegata ad altri soggetti operanti nel sociale, nel mondo del lavoro, nella scuola per permettere la prevenzione di queste patologie ma anche la socializzazione degli ipovedenti. Lo ha detto l’assessore alla sanità Sandro Sandri il 5 marzo a Padova, in località La Mandria, in apertura di un corso di formazione sulle nuove tecniche di diagnosi delle malattie retiniche, destinato ai medici specialisti in oftalmologia e agli altri operatori sanitari impegnati in questo settore. Il presidente del Centro polifunzionale regionale per la promozione della salute e della vita sociale dei ciechi e degli ipovedenti di Padova, Giuseppe Scalise, ha ricordato che nel Veneto ci sono circa 8 mila ciechi e molti ipovedenti (si stima siano circa 100 mila) che non devono essere lasciati soli. Per questo gli aspetti sanitari non possono essere disgiunti da quelli di inserimento sociale. L’assessore Sandri ha brevemente ricordato le attività di prevenzione messe in atto dalla Regione, relative sia alla popolazione in età evolutiva, sia a quella in età adulta e anziana. L’esperienza finora condotta ha messo in rilievo alcuni punti critici che dovranno essere oggetto di un intervento mirato. In particolare l’assessore ha indicato come linee programmatiche una migliore standardizzazione dei metodi, tempi, modalità e valutazione degli screening che vengono eseguiti; la concentrazione di risorse da riservare a tutti i gruppi a rischio della popolazione, non solo i neonati e i soggetti diabetici; il potenziamento dell’offerta di attività di prevenzione primaria e il supporto alle azioni di ricerca finalizzate a favorire l’utilizzo delle nuove tecnologie per una diagnosi precoce dell’ipovisione. Sandri ha concluso assicurando anche un impegno specifico perché sia rinnovellata la legge nazionale n. 294/1997 che contiene le disposizioni per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva e l´integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati. .  
   
 

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